venerdì 28 aprile 2017

SERIE C!!!


Ripartiamo da dove eravamo rimasti, dalle vacanze pasquali. A inizio stagione, mister Clarotto non si sarebbe mai aspettato di scartare l'uovo di Pasqua e trovare come sorpresa due match point per assicurarsi la vittoria del campionato.

Finora 20 vittorie e 2 sconfitte... con un passo del genere riesce difficile credere di poter incappare in due blackout proprio nel finale di stagione, ma quei due punti che mancano alla certezza matematica sono pur sempre da conquistare sul campo.

Lo stratega di Provesano lo sa bene, nei giorni precedenti al match tornano a fargli visita vecchi fantasmi... innanzitutto, il tragico calo di tensione della scorsa stagione, che a momenti faceva sfumare la promozione. Si aggiungano poi i sogni premonitori, incubi su incubi, partite perse all'ultimo minuto e nottate tormentate... in tutto questo, l'essere interista non aiuta di certo a dormire sonni tranquilli!

Arriva il grande giorno e la tensione risulta palpabile, non si capisce se lo stato di pacatezza sia dovuto al maltempo o alla concentrazione. La trasferta è lunga e l'agitazione cresce man mano che ci si avvicina al palazzetto di San Stino di Livenza, casa dello Sgrendenay. Su quello stesso campo, un anno fa, un Gravis ancora acerbo, ma di grande cuore, guadagnava la sua prima promozione, balzando in serie D.

Nello spogliatoio regna un inusuale silenzio che lascia ben sperare, sta tutto nel gestire il giusto equilibrio tra concentrazione e tranquillità. Clarotto dice poche emozionate parole ai suoi, in quelle poche riesce anche ad impappinarsi, ma il concetto è chiaro: “grazie di tutto ragazzi, ora vinciamo questo campionato e poi si festeggia”.



E allora si scende in campo! La formazione prevede il solito Dut tra i pali, iron man Savian in difesa, Max e Santa sulla linea mediana, e la sorpresa di Edo punta fin dal primo minuto... che il mister stia già sperimentando nuove strategie per la prossima stagione?

In panchina: Trevisan, China, Milan e Bagnarol.

Indisponibile Capitan Rigo, costretto a seguire il match in diretta facebook.

Nei paraggi: Marin, il Patron e un nutrito seguito di tifosi e simpatizzanti, più motivati dagli eventuali festeggiamenti post-partita, che dal match in sé. Anche perché la sfida non è proprio delle più entusiasmanti, la squadra risulta molto contratta e fatica ad esprimere le proprie potenzialità. Gravis che si affaccia sporadicamente dalle parti del portiere avversario, ma le conclusioni di Max e Santa risultano spesso troppo frettolose e imprecise. A fare la differenza è Edo, che con la sua imprevedibilità mette in crisi la difesa. La situazione di stasi spazientisce Santa, che decide di dar sfogo alle sue doti di slalomista, il regista in maglia oro semina gli avversari come birilli e serve Edo per la comoda conclusione, 1 a 0. Poco dopo, è ancora Edo a poter raddoppiare, ma il fischio dell'arbitro ferma il gioco e non permette di esultare. Prima della girandola di sostituzioni, rimane ancora il tempo per un vero e proprio gioco di prestigio da parte di Edo, che però conclude poi malamente, non inquadrando la porta.

Clarotto getta in campo forze fresche e artiglieria pesante per assestare il colpo di grazia agli avversari, ma China appare decisamente sottotono e il massimo che riesce a fare è svirgolare qualche palla calciando a lato. Allora ci pensa bomber Cantinella, tiro di potenza e palla in rete per il 2 a 0. La partita però è tutt'altro che chiusa, lo Sgrendenay si affida a lunghi lanci verso le punte e non è sempre facile farsi trovare coperti in difesa. In chiusura di primo tempo arriva così il gol del 2 a 1, con un tiro deviato che Dut non riesce a trattenere e la sfera rotola alle sue spalle.



Nel secondo tempo, mister Clarotto impone l'imperativo “non subire gol” e la squadra si arrocca in difesa, tentando di colpire nelle ripartenze. Gli avversari però premono, seppur confusamente, e il misero vantaggio non è una garanzia. Lo spettacolo in campo non è dei migliori e non dà il giusto merito al Gravis, complice anche il fatto che in queste ultime partite la squadra è apparsa un po' sulle gambe. Il gol di Trevisan in contropiede arriva come manna dal cielo, il difensore parte dalla propria difesa e porta palla fino al limite dell'area, dove lascia partire un imparabile sinistro a fil di palo, 3 a 1 e Clarotto può riprendere a respirare. Entra anche Milan, a garantire corsa e scorribande offensive, il gioiellino del Gravis sfiora più volte il gol, ma non riesce a timbrare il cartellino. Quasi inaspettato arriva il triplice fischio finale... ed esplode la festa!!!



I tifosi del Gravis regalano ai propri beniamini una coreografica e colorata invasione di campo: parrucche, cappellini, festoni e gonnelline hawaiane... anche se c'è chi preferisce restare direttamente in boxer. Ma soprattutto bicchieri di birra ovunque! Come un'apparizione compare un fusto da 20 litri e un po' tutti si uniscono ai festeggiamenti: avversari, arbitro, passanti... e alla fine la spina è ben presto prosciugata. Allora, è il momento di spedire sotto la doccia il mister e il Patron, al grido di SE-RIE-C, SE-RIE-C, SE-RIE-C, i due malcapitati vengono insaponati e lavati per bene.

C'è chi penserebbe che può bastare così, invece il Gravis punta al triplete! La seconda tappa è la conquista del bar a due passi dalla palestra, resterà poi la supercoppa nei sogni di Clarotto. Senza farla troppo lunga e per mantenere la dovuta privacy, possiamo dire che anche il secondo obiettivo è stato raggiunto, pure qui la costanza e il gioco di squadra hanno fatto la loro parte... in questo caso grande società, grandi giocatori e grandi tifosi, tutti uniti per un unico obiettivo! Nel post partita, Clarotto ha scoperto anche delle nuove qualità dei suoi giocatori... su tutti Milan si affermato come vero mattatore della serata, il ragazzo sembra essere molto cresciuto nella “marcatura”, per tutta la sera si è allenato con il Patron, coltivando una certa intesa e i due sembrano ormai intendersi a meraviglia. Si vocifera poi che il record dei 1000 giorni di Canti sia crollato miseramente a due passi dal traguardo, ma resta il mistero sulla questione... approfittiamo anche per segnalare un appuntamento imperdibile per la festa dello sport del 2 giugno: il 20° addio al calcio di bomber Bagnarol! Tutti invitati ovviamente, sembra davvero che questa volta l'attaccante voglia appendere le scarpe al chiodo... sia vero o no, comunque vada si farà festa!



E' stata davvero un'annata indimenticabile, ricca di emozioni e di grandi soddisfazioni. Mister Clarotto è apparso visibilmente emozionato a fine partita, la sua dedizione è stata fondamentale, non è facile essere allenatore quando prima di tutto sei un amico dei tuoi giocatori, lui c'è riuscito alla grande e questo va riconosciuto. Un super ringraziamento va anche al Patron De Vecchi, che ha saputo dirigere la squadra e curare molti altri aspetti che sono risultati fondamentali. Anche lui è stato un esempio con la sua costante presenza, sapendo dare entusiasmo al gruppo e gestendolo con la giusta autorità quando ce n'era bisogno. Infine, ringraziamo tutte le persone che gravitano attorno al Gravis: amici, tifosi, compagni d'allenamento, simpatizzanti, mogli e morose che ci sopportano...

Continuate a seguirci e grazie ancora!








mercoledì 5 aprile 2017

Il punto G


Periodo impegnativo per il Gravis Calcio a 5, sempre più protagonista di questo entusiasmante campionato, che si sta avviando lentamente alla conclusione. Negli ultimi giorni c'erano punti pesanti in palio, contro due formazioni che fanno della difesa la loro forza.


La prima delle due trasferte vede gli uomini di Clarotto impegnati nello splendido palazzetto di Prata contro il San Simone. Nonostante alcune assenze di rilievo, si capisce da subito che il Gravis non ha problemi ad imporre la propria superiorità in campo. I gol faticano a venire, ma è solo questione di tempo. China apre le marcature e in chiusura di primo tempo Manu P replica lo schema su calcio d'angolo, regalando così alla squadra una maggiore serenità. Nella ripresa, immediata zampata di bomber Cantinella e rete del ko firmata ancora dal sinistro magico di Manu P.

Nel finale arriva anche il gol della bandiera per il San Simone, ma il risultato è ormai in cassaforte, 4 a 1. Pubblico online annoiato dalle poche emozioni e ancor più dalla telecronaca scadente del Patron, il quale è costretto a ricorrere ad un diverbio sugli spalti pur di aumentare le visualizzazioni.

Sembra una serata come le altre, se non fosse che i tre punti assicurano al Gravis la matematica promozione in serie C e di conseguenza garantiscono il raggiungimento dell'obiettivo minimo stagionale! A questo punto, ci sarebbero già motivi sufficienti per festeggiare, ma la vera notizia arriva sotto la doccia... Montereale – Araba Fenice: 7 a 3.

Mister Clarotto non può contenere l'emozione e si aggira tarantolato per lo spogliatoio come un cagnolino che scodinzola all'impazzata davanti ad un sacchetto di crocchette o per rendere meglio l'idea come il Patron di fronte ad una riga di birre in qualsiasi venerdì sera. La squadra attende l'ufficializzazione del risultato e i giocatori non si lanciano in grandi festeggiamenti, mancano ancora partite difficili e “i vecchietti” del Gravis hanno sufficiente esperienza per sapere quanto sia pericoloso illudersi di avere già la vittoria finale in tasca.


La seconda trasferta infatti è tutt'altro che una passeggiata. Quelli che il futsal si presenta come una squadra di metà classifica, che segna poco, ma che vanta anche una delle migliori difese. Se poi ci mettiamo vicino le numerose assenze e il campo da gioco dalle dimensioni chilometriche è chiaro che sarà una serata complicata.

Mister Clarotto non ha molte opzioni riguardo alla formazione iniziale: Dùt tra i pali, Savian in difesa, China e Santa a centrocampo, Bomber Cantinella punta. A disposizione Trevisan e Milan, più capitan Rigo in caso di estrema emergenza.

Il Gravis tenta da subito di manovrare con cautela, cercando l'affondo al momento giusto, ma il gioco fatica a decollare... il campo è infinito, il pallone pare una palla di legno e gli avversari hanno decisamente meno anni sulle spalle e più corsa nelle gambe.

La situazione si sblocca a metà del primo tempo, Santa scende sulla destra e lascia partire un rasoterra che sorprende il portiere. Nel tentativo di raddoppiare però il Gravis si sbilancia e proprio allo scadere della prima frazione di gioco subisce un contropiede fatale, Dùt non fa in tempo ad uscire e viene anticipato sulla corsa, 1 a 1. C'è tempo ancora per due clamorose occasioni sottoporta, ma sia China che Milan sparano malamente sul portiere.

L'accoppiata si fa però perdonare ad inizio secondo tempo, bell'uno-due che lancia China a tu per tu con il portiere, il giocatore del Gravis sembra perdere l'attimo buono per calciare, ma alla fine riesce a prendere il tempo al portiere e a riportare i suoi in vantaggio, 2 a 1.

Gli avversari tentano l'arrembaggio e danno il tutto per tutto, mentre per il Gravis si accende definitivamente la spia della riserva. Il gol del 2 a 2 arriva come una mazzata e qualcuno inizia a rassegnarsi all'idea del primo pareggio stagionale. Ad un certo punto, quando gli avversari sprecano due conclusioni da posizione più che favorevole, il pareggio sembra anche un risultato da non disdegnare. Quelli che il futsal fiutano l'odore del sangue, ma il desiderio di battere la capolista gioca un brutto scherzo ai padroni di casa, che lanciatisi completamente all'attacco perdono palla lasciando una prateria al contropiede Gravis. China ha campo libero e s'invola in solitaria verso il portiere, peccato che si allunghi un po' troppo il pallone... parte una sfida contro il tempo, pochi secondi che sembrano durare un'eternità, con le gambe che non ne hanno più e il portiere indeciso tra l'uscire o restare tra i pali... alla fine i due si scontrano, ma il centrocampista del Gravis arriva un attimo prima sul pallone... la palla rimbalza e resta lì per l'accorrente Canti, che accortosi subito dell'errore del compagno di squadra, sospinto dalle imprecazioni, si era fiondato in avanti per un'eventuale ribattuta. Il pallone carambola proprio sul piede del nostro bomber ed è 3 a 2!!! Esplode la panchina, Clarotto in preda all'orgasmo scopre di avere anche lui un punto G... G di Gravis ovviamente! Intanto China rimane a terra sfinito, capace solo di farfugliare “abbiamo fatto gol?”. Ma mancano ancora due minuti e tocca soffrire fino alla fine, gli avversari tentano addirittura di sfruttare il portiere volante, ma ormai è troppo tardi per riagguantare il risultato, finisce 3 a 2.


Questa volta non si può dire che la fortuna non c'abbia dato una mano, ma bisogna riconoscere anche la tenacia della squadra, capace di soffrire e combattere in ogni situazione. Le molte partite iniziano a farsi sentire, la panchina è sempre più corta, acciacchi e infortuni sono all'ordine del giorno, ma portare a casa sempre i tre punti è anche segno di grande forza.

Questa settimana una dedica speciale va a bomber Cantinella! Ogni anno dice che abbandonerà i campi da gioco, ma poi è sempre lì a segnare gol pesanti, in quest'occasione è suo il gol numero 100 della stagione 2016/2017. Ora punta ai 1000 giorni... grande Canti, l'uomo dei record!!!

martedì 21 marzo 2017

Stay tuned!


Aria di primavera al palazzetto di Zoppola, dove la sfida tra Gravis e Montereale è caratterizzata da temperature decisamente sopra la media e da un'insolita esplosione di colori in campo. La “spensieratezza” di Marchetto, costringe infatti l'intera squadra a vestire un'imbarazzante completino oro-blu elettrico, che fa pendant solo con gli ematomi di bomber Cantinella.

Mister Clarotto può contare su una rosa quasi al completo. Schiera Dut tra i pali, Savian in difesa, la coppia Max-Santa sulla mediana e Canti vertice alto.

In panchina: Trevisan, China, Edo, Milan e Rigo, onorato dalla società con una nuova teutonica fascia da capitano.

Indisponibili: Marin, in preda ad una crisi di pessimismo cosmico, che in confronto Leopardi era Massimo Boldi... e Manu P, allegramente impegnato a postare su facebook foto di cibi e bevande portoghesi (giovedì ti aspettiamo ad allenamento!).



Il Patron sugli spalti ha ancora negli occhi la splendida prestazione dell'andata, senza dubbio una delle più belle partite giocate dai suoi, ma il Montereale è avversario tosto e serpeggia una strisciante tensione nell'aria.

Fischio d'inizio, bastano pochi minuti e da subito si capisce che il Gravis ha intenzione di prendere in mano la partita. La squadra gioca con attenzione e in più occasioni riesce a rendersi pericolosa, soprattutto grazie a Bagnarol che dà sostanza là davanti e permette di sfruttare al meglio gli affondi laterali di Santa e Max. Gli avversari si affidano a timidi contropiedi e velleitarie conclusioni dalla distanza, Savian dirige la difesa e imposta con disinvoltura. Il risultato si sblocca a metà primo tempo, con un dribbling di Speedy Max, che inchioda il difensore sul posto, si defila sulla destra e conclude in rete, 1 a 0. La partita non è cattiva, ma si arriva comunque al sesto fallo a favore, China appena entrato va sul dischetto del tiro libero e insacca a fil di palo per il raddoppio, 2 a 0. Non passa neanche un minuto e il numero 8 ha l'occasione di piazzare l'allungo decisivo, ma questa volta non centra la porta.



La seconda frazione di gioco si apre con il gol del Montereale, Dut respinge il tiro dalla distanza, ma l'attaccante avversario è il primo ad arrivare sul pallone, 2 a 1. Come all'andata però appena gli avversari accennano una minima reazione, la squadra di Clarotto è cinica e spietata nel rispondere. Arriva così l'immediato 3 a 1, con Santarossa abile a sfruttare il movimento di Edo e lasciar partire il rasoterra letale. Inaspettatamente, la partita si riapre, questa volta è Dut a combinare un mezzo pasticcio... l'impenetrabile portiere del Gravis trasforma il pallone in una saponetta bagnata e non può far altro che vederlo rotolare oltre la linea di porta. Con il 3 a 2, crollano a piccole le azioni della neonata “duTex”... ora fare l'amore non è più così sicuro!

Vantaggio minimo dunque e tutto da rifare. Trevisan alza la barriera in difesa e risulta impeccabile, ma il Montereale continua a premere. Ad alzare ulteriormente la tensione ci pensa il giocoliere del bronx di Pozzo, Santa bad boy, che con esperienza allarga il gomito di quel tanto che basta per sbilanciare l'avversario e costringerlo a franare rovinosamente contro l'arbitro. Nessuno ha visto niente, l'arbitro respira a fatica e Clarotto si trasforma in infermierina premurosa.

A China non piace questo clima di tensione e s'affretta a riporta sul +2 il Gravis! I difensori avversari si aprono come le acque del Mar Rosso ed è fin troppo facile infilare il 4 a 2. Nel finale le squadre finiscono per allungarsi e c'è ancora tempo per una serie di errori in fase di conclusione, con palloni spediti addirittura nel sottotetto. Il fischio finale manda tutti negli spogliatoi e la serata termina come sempre... a birrette e mortadella!



Cinque partite al termine della stagione... stay tuned!

martedì 7 marzo 2017

OccidentGravis Karma


Ennesimo lunedì di futsal in casa Gravis, con i nostri beniamini impegnati sul parquet di Zoppola contro la Pizzeria da Nicola, compagine ormai da tempo appollaiata a metà classifica. Nel prepartita la tensione è stampato sul volto di mister Clarotto, che teme di inciampare a causa delle molte assenze. Tra le fila dei padroni di casa mancano infatti diversi giocatori: bomber Cantinella costretto a scontare l'ultima giornata di squalifica, Max infortunato, Santa che da padre premuroso resta a casa ad accudire la bimba (nonostante la squadra gli avesse proposto di portarla in panchina.....).



Si scende in campo, Clarotto schiera Dut tra i pali, Savian in difesa, China e Rigo sulla linea mediana, Manu P vertice alto.

In panchina: Marin, Edo, Milan e Trevisan, al rientro dall'infortunio e ancora a mezzo servizio.

Il pubblico non è quello delle grandi occasioni, ma comunque fa molto piacere vedere dei supporter sui nostri spalti.

Dietro forti pressioni, alla fine il presidente concede la diretta facebook “on demand”, comunicando che il pagamento verrà decurtato direttamente dalla busta paga di Max e Santa.



Chi si aspetta un Gravis a propulsione offensiva resta decisamente deluso. Mister Clarotto, trasformatosi nelle ultime partite in maestro zen, ha imposto alla squadra le nuove parole d'ordine: “calma” e “attenzione”. Si vocifera che lo stratega di Provesano stia prendendo lezioni di yoga e respirazione per gestire l'aria rarefatta del primo posto in classifica, al quale non si è ancora abituato... ma torniamo alla partita!

Gravis che si affida ad un paziente giropalla, come un branco di lupi che accerchia la preda. La preda in questione è si e no un indifeso agnellino vestito da pizzaiolo, bisogna solo decidere quando affondare il colpo.

La noia serpeggia sugli spalti e allora l'arbitro decide di ravvivare la partita... cartellino blu e Gravis con un uomo in meno per quattro minuti. La gara si fa avvincente, ma ad approfittarne sono i giocatori in maglia oro: China s'invola sulla fascia e serve capitan Rigo, bravo ad accompagnare il contropiede ed appoggiare in rete, 1 a 0. Si ritorna in parità numerica e arriva subito il raddoppio con un tiro dalla distanza, 2 a 0. Cartellino blu anche per gli avversari, ma la squadra di Clarotto non sa approfittare della superiorità numerica, sprecando un'infinità di occasioni da gol.



Se il primo tempo è stato noioso, il secondo è ancora più soporifero. L'attenzione si sposta fuori dal campo, dove il presidente monopolizza i social con saluti (anche internazionali) ad amici e conoscenti... trova anche il tempo per pubblicizzare la pagina facebook del Gravis calcio a 5 e per intrattenere trattative di mercato in diretta!

Sul web, già dai primi minuti tiene banco il caso Santa, il cui segnale pare oscurato dagli hacker cinesi. Nel frattempo, trapelano notizie sconvolgenti sulla reale assenza di Santarossa... fonti vicine al regista sangiorgino parlano infatti di “daspo” per il nostro numero 5 e la vicenda si fa sempre più oscura.

Intanto sul parquet, China prende le misure per il terzo gol, prima fa la barba al palo e poi trova la conclusione vincente su assist al bacio di Edo, 3 a 0 e atmosfera sempre più rilassata. Il pubblico si lamenta per i ritmi scandalosi, allora Marin concede all'attaccante avversario tre tentativi per buttarla dentro da due metri, alla fine la palla finisce in rete, ma il 3 a 1 non scalfisce la sicurezza del Gravis, che continua comunque a trotterellare per il campo e a mangiarsi una miriade di occasioni da gol.

Finalmente, arriva anche la notizia che Santa è online, grazie ad una telefonatina ad alcuni suoi vicini di casa... che hanno sistemato la situazione con gli hacker cinesi.

Il gol del 4 a 1 arriva a pochi minuti dalla fine, bel contropiede con Edo che a dieci centimetri dalla riga di porta si chiede cosa fare e si prende del tempo per pensarci... in ogni caso la palla entra e finisce così.



Gravis reduce da due partite strane, dalle quali è difficile capire lo stato di salute della squadra. L'importante era portare a casa sei punti e non incappare in brutte sorprese. Adesso ci aspettano due partite fondamentali, rispettivamente contro la terza e la quarta in classifica, quindici giorni di fuoco! La fatica di un campionato così lungo inizia a farsi sentire e facciamo appello ai nostri tifosi perché ci sostengano dagli spalti nel momento più decisivo della stagione.

Mister Clarotto si prepara a caricare i suoi e tenere alta la concentrazione. Giovedì allenamento: gestione della tensione, esercizi di respirazione e yoga per tutti! OMMMMMMMMMMMM.....


venerdì 3 marzo 2017

All'insegna dell'intelligenza


Gravis chiamato ad una prova di maturità, dopo la battuta d'arresto subita nell'elettrizzante scontro al vertice contro l'Araba Fenice. La quarta giornata di ritorno porta i giocatori di mister Clarotto in trasferta a Pordenone, sul campo dell'Edil Narciso. I precedenti sono nettamente a sfavore dei sangiorgini, battuti 3 volte su 3 e ancora feriti da quell'unica sfortunata sconfitta che ha macchiato un girone di andata altrimenti perfetto. La tensione è palpabile, mister Clarotto non si vedeva così teso e concentrato dai tempi della finale di Champions tra Inter e Bayern. Si teme il contraccolpo psicologico e il Gravis appare abbandonato a se stesso... tifoseria praticamente assente, complice anche l'orario infelice e squadra mai così ridotta all'osso a causa di squalifiche, infortuni e impegni mondani (vero Marchetto?). Il match è talmente delicato che non viene neanche presa in considerazione la diretta facebook, costringendo il nostro super Fabio Roiatti ad andare a dormire sconfortato per la mancata visione.



Complice l'assenza di Cantinella, Clarotto rispolvera l'ariete Manu P nelle vesti di pivot centrale, dietro di lui traccia una linea Maginot che può contare sull'esperienza di Santarossa a dirigere le azioni, capitan Rigo ad assicurare compattezza e alle spalle l'intramontabile tenente Savian, tra i pali Dut come ultimo baluardo difensivo. In panchina, il rientrante Marin fa compagnia alla contraerei offensiva China-Edo, pronta ad essere lanciata nella mischia per scardinare la difesa avversaria.



Da subito si intuisce che sarà un match all'insegna della prudenza, le due squadre si studiano e tentano timidi affondi, senza mai sbilanciarsi troppo. Il gioco ne risente, i ritmi non sono altissimi e le giocate risultano piuttosto imprecise da entrambe le parti. Il presidente dall'alto incita i suoi e dirige la squadra con la sua classica “discrezione”, tanto che Clarotto ad un certo punto è costretto a zittirlo e richiamarlo all'ordine. Un po' alla volta il Gravis cresce, la tattica è chiara: lavorare ai fianchi l'avversario, cercare l'imbucata giusta e colpire! Poi ripiegare, riprendere a macinare gioco e colpire! E poi ancora e ancora, silenziosamente e senza pietà. Il Gravis ci riesce alla perfezione, colpisce sistematicamente come un martello. Il primo a gonfiare la rete avversaria è Santa, che dalla distanza lascia partire una rasoiata che sorprende il portiere sul primo palo. Non passa molto tempo ed è il momento di Manu P, lesto ad appoggiare in rete da posizione defilata. Gli avversari non sembrano mai in grado di impensierire realmente la porta di Dut, che nell'unica occasione pericolosa si supera, regalando al pubblico una parata spettacolare. Iniziano i cambi, ma non cambia la storia in campo, la squadra di Clarotto sembra avere un timer, ogni 6-7 minuti si colpisce. Arriva così il gol del 3 a 0, è ancora Santa che incuriosito dai dettagli, scorge una ragnatela sotto l'incrocio dei pali e pensa bene di fare un favore a toglierla.



Nella ripresa non cambia la musica, anzi il Gravis può permettersi di giocare con maggiore tranquillità e gli attacchi avversari si schiantano sistematicamente contro il muro difensivo. Edo firma il quarto gol, appoggiando di giustezza come solo lui sa fare un pallone che lentamente supera la riga di porta. A questo punto, la rotazione in campo porta China a marcare da ultimo uomo, il tenente Savian sbaglia a fidarsi del compagno di squadra che al pensiero “figurati se la butta dentro...”, lascia calciare indisturbata la punta avversaria, che con una bella rotazione trafigge l'incolpevole Marin. Allora China, nonostante la serataccia sottotono, torna a fare il suo lavoro e mette al sicuro il risultato, prima grazie ad uno splendido contropiede accompagnato da Santarossa e poi con un sinistro dalla distanza, che finisce a fil di palo.

Nonostante la partita non abbia regalato grandi emozioni, il Presidente sugli spalti è soddisfatto, lo spogliatoio con il rientro di Manu P ha ritrovato la giusta carica e mister Clarotto può sorridere sornione per l'ennesima soddisfazione.



Sul campo non c'è stata storia, il Gravis ha preso in mano le redini della partita dal primo all'ultimo minuto e questo pur non esprimendo un bel gioco o comunque non ai livelli di altre partite. Era un test importante, per valutare la maturità della squadra, una partita da vincere con la testa più che con le gambe e da questo punto di vista la squadra è stata perfetta, si è compattata, ha valutato le proprie forze e agito di conseguenza, senza mai strafare e sempre concentrata. A fine a gara gli stessi giocatori manifesteranno lo stupore di fronte alla propria intelligenza... e questo è tutto dire!

Miglior attacca, miglior difesa, miglior differenza reti, maggior numero di punti in classifica in tutte e cinque le serie... avanti così! Vi aspettiamo numerosi lunedì in casa, solito orario (21.45) al palazzetto di Zoppola.

martedì 7 febbraio 2017

In vena di esperimenti


Febbraio riserva al grande pubblico una serie di eventi straordinari! Il boom mediatico del Gravis calcio a 5 ha costretto le televisioni a riorganizzare il palinsesto tv e il primo a farne le spese è stato il festival di Sanremo. Pare infatti che la rassegna canora dovesse iniziare lunedì sera, ma essendo in concomitanza con la partita del Gravis il duo Carlo Conti – Maria De Filippi è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Il conduttore ha commentato così dietro le quinte: “mi dispiace, ma il rischio di un crollo degli ascolti è troppo alto...”.
Che abbia influito quel carro armato posizionato da giorni fuori dagli studi della Rai??? O le imbarazzanti pubblicità del festival, sulle quali non resta che calare un velo pietoso? Anzi pie-to-so.

L'unica certezza al momento è che non c'è limite all'ambizione del Patron De Vecchi, il quale fino all'ultimo ha tentato addirittura di sostituire le parole del Papa al Super Bowl con un suo messaggio in mondovisione. Ecco un estratto delle due versioni:


Papa Francesco: “I grandi eventi sportivi dimostrano che è possibile costruire una cultura d'incontro e un mondo di pace […] Possa il Super Bowl di quest'anno essere un segno di pace, amicizia e solidarietà per il mondo”.

Patron De Vecchi: “I grandi eventi sportivi dimostrano che è possibile costruire una cultura della soppressione e un mondo dell'anti fair play [...] Possa il Super Bowl di quest'anno essere una lotta all'ultimo sangue, una spietata competizione e un'indimenticabile umiliazione per gli sconfitti (risatina malefica)... ah, dopo non scappate che c'è il chioschetto... e c'è la mortadella da finire!”.


Pare che Trump gradisse più la seconda versione, ma il Papa non è Carlo Conti e per questa volta è andata così.

A differenza del Super Bowl, Gravis – Ristorante Boccondivino non si apre con Lady Gaga che scende dal cielo, ma con il solito fastidioso cigolio della manovella per alzare i canestri.

Mister Clarotto approfitta della sfida contro il fanalino di coda per lanciarsi in sperimentazioni tattiche. Il Gravis cambia modulo e scende in campo con una formazione inedita:

Dùt, Rigo, Max, Edo e Cantinella.

In panchina: Savian, Manu P, Trevisan, Milan, Marin

Indisponibili: China e Santarossa



Il quintetto iniziale sembra rispondere alle esigenze di Clarotto, che chiede ai suoi grande movimento e rapidi scambi di gioco. Nel frattempo, sugli spalti i fedelissimi del Gravis, alle prese con la prima diretta facebook della storia del club, se ne fregano altamente di cosa succede in campo. Tanto che il primo gol non lo vede nessuno e non essendoci nemmeno una registrazione risulta impossibile da riportare. Sappiamo solo che Max porta in vantaggio i padroni di casa dopo pochissimi minuti. Finalmente parte la diretta facebook, che per il Gravis è un po' come lo sbarco dell'Apollo 11 sulla luna, quindi sembra più che doveroso stappare le prime birre!

Di certo “spaziale” si può definire la prestazione di Max nei primi dieci minuti, il fantasista del Gravis va a nozze nel bucare le maglie della malcapitata difesa avversaria e va in rete altre due volte: prima appoggiando in porta un assist di Rigo e poi a tu per tu con il portiere concludendo con freddezza, 3 a 0. Il Patron se la ride sugli spalti, godendosi i commenti della diretta, che raggiunge la bellezza di 4 spettatori.

Per una volta sembra che il Gravis abbia invertito il trend delle brutte partenze e Clarotto si sfrega le mani in panchina, ma l'imprevisto è dietro l'angolo... i giocatori in maglia oro iniziano a lasciarsi andare, a volte si lanciano in avanti senza criterio e la rotazione difensiva inizia a fare acqua. I nuovi entrati si trovano spaesati e inesorabilmente arrivano i gol avversari: 3 a 2 al termine della prima frazione di gioco e partita riaperta.

Nella ripresa, ci si aspetterebbe una squadra a trazione anteriore per preparare il contrattacco decisivo, invece Clarotto cosa fa? Schiera tutti i giocatori più difensivi che ha a disposizione, prendendosi fischi, insulti e gesti di disapprovazione da parte del pubblico! Il Patron lancia uno sprezzante “Uh Signor!” e riscalda l'atmosfera comunicando al pubblico online che se si perde salta la panchina. In campo c'è tensione, gli animi si scaldano e a tratti qualcuno perde la testa, sia in panchina che sul parquet.

Per fortuna ci pensa Trevisan a regalare il gol del 4 a 2, la difesa avversaria concede troppo spazio ed è un gioco da ragazzi per nostro numero 3 infilare il portiere. A questo punto, dopo aver schierato tutti i difensori, la mente malata di Clarotto dopo aver aperto una breccia nella trincea avversaria elabora il piano “avanti tutta”: dentro la squadriglia degli attaccanti!

Sarà genio tattico o gran culo, fatto sta che il Gravis assesta i colpi decisivi e chiude la partita. Max conclude il suo lavoro servendo un assist al bacio per Edo e infine realizzando il suo poker personale, 6 a 2 e tutti negli spogliatoi.

Belli i dieci minuti iniziali, squadra organizzata, concentrata e cinica. Poi cosa sia successo non si sa. Continuate a seguirci, sempre che non preferiate Sanremo...








mercoledì 1 febbraio 2017

La De Vecchi Entertainment


Signore e signori, dopo Berlusconi e De Laurentiis, eccola qua la nuova frontiera del multimediale: Gravis Channel!!! Ovviamente targata De Vecchi Entertainment e da ieri visibile su Facebook!
L'accordo De Vecchi – Zuckerberk ha fatto tremare le ginocchia al “povero” Murdoch e Sky non ha potuto far altro che accusare il colpo sui mercati finanziari, chiudendo in ritirata.
Staremo a vedere come andrà a finire la lotta tra i colossi dei media, nel frattempo torniamo al calcio giocato, più precisamente torniamo sul parquet di Zoppola, dove il Gravis ospita il Boca Senior nell'ultima partita del girone d'andata. I tre punti sono d'obbligo per mantenere inalterato il distacco in classifica e per assicurarsi il titolo di campioni d'inverno.

Mister Clarotto rinnova la starting lineup con l'inserimento di capitan Rigo a centrocampo al fianco di Max, vertice basso Savian e attacco affidato a Bagnarol, tra i pali Dùt.

A disposizione: Santarossa, Trevisan, Milan, Edo e il ritrovato Manu P.

Ancora infortunati: Marin e China.


Clarotto sembra aver caricato bene i suoi negli spogliatoi, squadra che prende da subito in mano le redini della partita e affonda senza troppe difficoltà. In particolare, l'asse Max-Canti crea scompiglio a ridosso dell'area avversaria, ma per un motivo o per l'altro la palla non vuole proprio entrare. Il Gravis produce davvero molte occasioni da gol, ma un chiaro sentore di sfiga aleggia nell'aria. Decisamente positivo il ritorno di Manu P, il quale alza la qualità in campo e con le sue scorribande offensive sfiora più volte il gol. Gli avversari del Boca di tanto in tanto si affacciano dalle parti di Dùt, affidandosi soprattutto all'estro personale del numero 18. Inizia la conta dei pali e delle traverse, con una raffica di tiri e occasioni davvero difficili da registrare, ci provano un po' tutti e alla fine, come da copione, la palla finisce nella nostra rete... rimpallo fortunoso per l'attaccante avversario, che da posizione defilata fa rotolare lentamente il pallone oltre la linea.

Sugli spalti si soffre, ma il divario tecnico in campo è evidente e si pensa che a breve anche la fortuna inizierà a girare. E infatti, arriva l'uno-due del Gravis che ribalta il risultato: affondo sulla sinistra di Santa e palla appoggiata di giustezza nell'angolino per l' 1 a 1... passano pochi minuti e Bagnarol sigla più o meno dalla stessa posizione, 2 a 1. Il Boca non molla e agguanta il pareggio: lesto l'attaccante bianco-azzurro nel aggirare il difensore e calciare a porta spalancata per il 2 a 2. Nel finale, c'è tempo per una spettacolare rovesciata di Santa, che se fosse finita in rete sarebbe di certo apparsa nella sigla di Gravis Channel. Gesto atletico da ventenne, alla faccia del tempo che passa. Possesso palla Gravis 75%.


Nelle ultime partite gli uomini di Clarotto ci ha abituati a dei secondi tempi stellari, nella mente di tutti la speranza è che sia così anche questa volta. Invece, il secondo tempo segue la falsa riga del primo, con la porta avversaria presa d'assedio, ma senza riuscire ad andare in vantaggio. Anche il Boca ha le sue buone occasioni e Dùt trema quando un tiro dalla distanza centra in pieno la traversa alle sue spalle. Allora Clarotto si ricorda di avere in panchina l'uomo vincente... in serie A c'erano i vari Massaro, Montella, Ganz, che sistematicamente entrando dalla panchina risolvevano la partita, ebbene il nostro uomo in questione è Milan. Lo schema è stato collaudato già nella partita precedente: discesa di Trevisan sulla fascia e palla per l'accorrente Marchetto, che di potenza trafigge il portiere riportando avanti il Gravis, 3 a 2. In tribuna il Patron commenta così: “Grande Trevisan, gli ha dato una palla con il contachilometri!”.

Il nuovo vantaggio non è sufficiente a garantire la tranquillità, i giocatori in maglia oro, presi dalla frenesia, finiscono per gestire male le occasioni sottoporta. Nel calcetto si sa che una deviazione o un rimpallo stanno poco a finire in rete, per questo si soffre. Tra palloni che attraversano l'area e confuse azioni da parte degli avversari, ad un certo punto finiscono in rete ben tre giocatori, con la porta che a momenti crolla addosso ai malcapitati. La panchina del Boca esplode reclamando il rigore e l'atmosfera si surriscalda. Di lì a poco, il triplice fischio finale arriva come una liberazione.

Clarotto se ne va negli spogliatoi un po' cupo in volto, dopo aver perso i soliti due chili dovuti alla tensione, ma che riacquisterà subito nel post partita con affettati, crostoli e birrette... anche questa è andata!

(Ci scusiamo se il commento di questa settimana risulta generico e raramente vengono citati i giocatori, ma davvero le azioni sono state tantissime e difficili da ricordare).

Si festeggia il titolo di campioni d'inverno, dopo un girone di andata quasi perfetto! E' visibile però come qualcosa continui a turbare i pensieri di mister Clarotto. La squadra va ad intermittenza, a volte appare l'ombra di se stessa e dice bene il Presidentissimo quando afferma “l'unico nostro nemico siamo noi stessi”... dall'altro canto quando sia attacca la spina il Gravis diventa una macchina da gol. Sarà interessante capire dove andare a lavorare. Per ora annotiamo un dato statistico che già può risultare significativo: il Gravis non prende gol nel secondo tempo dal 25 novembre...

Continuate a seguirci! La De Vecchi Entertainment assicura che lo show è appena cominciato!

venerdì 27 gennaio 2017

Alziamo la temperatura!


Il calendario porta il Gravis in trasferta a San Vito al Tagliamento, sfida pericolosa contro una vecchia conoscenza del futsal pordenonese, lo Sporting San Vito. C'è clima di tensione nell'aria e sono molti i fattori a mettere la squadra sotto pressione... primo su tutti, la forza del fattore campo dei locali, che tra le proprie mura risultano quasi imbattibili; in secondo piano, la possibilità di allungare sulle inseguitrici, vista l'inaspettata debacle del Montereale; l'assenza di capitan Rigo, avvistato nei pressi del Moulin Rouge con una maglietta con su scritto “#I love brunette#”; il balzo in avanti dell'Araba Fenice, che vincendo in settimana ha rimesso piede momentaneamente al primo posto; un pubblico delle grandi occasioni che incombe dall'alto e sospinge la compagine sanvitese; l'assenza di Marin, al quale sono stati prelevati due oggetti di origine aliena dalla bocca e ora in osservazione nei laboratori della NASA.



Mister Clarotto non vuole correre rischi e si affida al classico modulo Gravis con:



Dùt, Savian, Max, Santa, Canti



In panchina: Trevisan, China, Edo, Milan

Indisponibili: Marin, Rigo, Manu P





Bastano pochi minuti per capire che non sarà una partita facile... il campo è piccolo, gli spazi ridotti, gli avversari pressano con decisione, arroccati in difesa, e poi ripartono con rapide folate offensive. La squadra mantiene il pallino del gioco, ma fatica ad avvicinarsi alla porta avversaria e i tiri da fuori risultano inefficaci contro il muro difensivo. Canti là davanti è sempre raddoppiato e cresce l'agitazione di Clarotto che in panchina inizia a fare il solco su e giù, cercando di inventarsi qualcosa per scardinare il fortino neroverde. Iniziano i cambi, la nostra pressione nella metà campo avversaria non cambia, ma le azioni da gol risultano sempre piuttosto confuse. Da segnalare solo una ghiotta occasione su punizione e uno splendido filtrante di Edo che libera Canti a tu per tu con il portiere, ma in entrambi i casi la palla si schianta contro la saracinesca neroverde.

Ebbene, è in queste occasioni che la differenza la fanno le giocate del singolo, così bomber Bagnarol decide che è giunto il momento di dare una sterzata alla partita e da posizione defilata sorprende l'estremo difensore sanvitese infilandogli il pallone sotto le gambe. Gol che pesa e sblocca una partita fino a questo momento davvero ingessata... 1 a 0. La reazione dei locali è immediata e si infrange contro il palo, grazie anche ad una provvidenziale deviazione di Dùt, palla che danza sulla riga e Edo spazza sugli spalti. Insomma, ciò che resta di questa prima frazione, povera di azioni decisive, scivola via lentamente, con il Gravis che continua a lavorare pazientemente ai fianchi gli avversari, ma senza riuscire ad incrementare il bottino. Il minimo vantaggio non deve però ingannare, la squadra ha giocato fin qui una partita attenta, concedendo poco, rischiando il meno possibile e non mollando mai sul piano mentale contro un avversario davvero ostico.



Cambio campo, e Canti si carica da subito la squadra sulle spalle: splendido movimento da pivot ad aggirare l'avversario e palla nel sacco, 2 a 0! Passano pochissimi minuti e il Gravis azzanna alla giugulare, corner appoggiato dietro e sassata letale di Trevisan per il 3 a 0. A questo punto, lo Sporting San Vito crolla completamente, le maglie difensive si allentano e nel tentativo di recuperare lo svantaggio i locali lasciano ampi spazi per il contropiede avversario. Il primo ad approfittarne è China, che vede un pallone rimbalzare solo soletto e non resiste alla tentazione di scaraventarlo in porta... boom, gol, crack! La rete del 4 a 0 costa cara al numero 8 sangiorgino, costretto ad uscire dal campo per infortunio. Dalle prime visite mediche pare che l'attaccante sarà costretto ad uno stop di almeno un mese, a rischio anche la sfida al vertice contro l'Araba Fenice... Ma torniamo alla partita. Si sa che non è nel dna di mister Clarotto gestire la situazione, anzi appena l'avversario cede alla debolezza lo stratega vuol dar sfogo a tutte le armi in dotazione... allora dentro Milan a seminare il panico. In contropiede arriva il gol di Santarossa, che per sicurezza finisce in rete con il pallone. Poi ci pensa Max a dare spettacolo con un colpo da biliardo nell'angolino e il fantasista si prende anche i complimenti dell'attaccante avversario. Infine Milan sigla la sua doppietta personale, ormai destro o sinistro non fa differenza.

Sull'8 a 0, Clarotto non smette di incitare i suoi al grido “non molliamo!”, rimediando un sonoro “vacagà” dai propri tifosi sugli spalti... a questo punto anche sul suo viso si scioglie la tensione e compare il sorriso dei tre punti.

Splendido applauso finale da parte degli spettatori e in particolare da parte dei tifosi dello Sporting San Vito, davvero ammirevole il loro sostegno alla squadra nonostante la sconfitta. Sia chiaro, il risultato esprime l'indiscussa forza del Gravis, ma i neroverdi non sono di certo una squadra che merita un passivo così pesante. Nel post partita c'è spazio per i festeggiamenti, volano caraffe di birra e i soliti discorsi infiniti su schemi, giocate, dati statistici, ecc... in fondo, cosa c'è di più bello di godersi una vittoria in compagnia degli amici?

A questo proposito, un ringraziamento particolare, va alle persone che ci hanno seguito in trasferta, i nostri tifosi, pochi ma buoni... grazie, ne abbiamo bisogno!

Ci si rivede lunedì al campo di Zoppola, ultima sfida d'andata contro il Boca Senior, alla ricerca di quei tre punti che consacrerebbero il Gravis campione d'inverno.

Il freddo continua a farsi sentire, almeno fuori dal campo, ma sul parquet ci pensa il Gravis ad alzare la temperatura!!!

mercoledì 18 gennaio 2017

Con le micce bagnate

Dopo la sosta invernale è di nuovo campionato! Al palazzetto di Zoppola arriva il team degli Sgrendenay, squadra di media classifica, che rimanda alla mente i sudati spareggi della scorsa stagione. Per l'occasione, compaiono a sorpresa sugli spalti le alte sfere societarie, per capirci il Patron del Patron, con al fianco il fedele direttore sportivo.
Nel frattempo, nello spogliatoio serpeggia un clima di spensierata tranquillità, mentre mister Clarotto, in preda al solito stato d'ansia prepartita, cerca di richiamare i suoi alla concentrazione e di mettere a tacere quella vocina fastidiosa che sembra dire "sei sicuro che andrà tutto liscio?". Infatti, l'allenatore sangiorgino ha ancora negli occhi la pessima prestazione rimediata nell'amichevole casalinga contro i cugini del San Giorgio United, nella quale la squadra era apparsa irriconoscibile per almeno mezzora.
Clarotto schiera una formazione equilibrata e ben rodata:

Dùt - Savian - Max - Santa - Canti

A disposizione: Trevisan, Rigo, China, Milan
Indisponibili: Marin, Manu P, Edo

Il Gravis parte con quello che ormai è il tipico approccio casalingo dei giocatori in maglia oro, ci vuole sempre qualche minuto per ambientarsi e scaldare il motore, si tenta di affondare con una paziente gestione della palla, dovuta anche al fatto che gli ospiti mordono in difesa e si chiudono con attenzione.
Il match inizia a prendere una piega sbagliata quando su calcio d'angolo la palla si infila sotto le gambe di Max e l'attaccante avversario insacca da due passi. Si tenta una timida reazione, ma gli ospiti sono ancora bravi ad approfittare di una nostra indecisione, passaggio intercettato e palla nel sacco: 0 a 2. A questo punto, ferita nell'orgoglio, la capolista inizia a macinare gioco. Cantinella là davanti fa a sportellate e serve assist come fosse il cameriere di un ristorante a 5 stelle, ma la palla sembra non voler proprio entrare. Santarossa in particolare, in preda ad una sorta d'incantesimo, manca più volte il bersaglio da distanza ravvicinata. Ci si mette di mezzo anche la sfortuna e il solito palo a sfavore convince l'allenatore che è il momento di far entrare forze fresche. Le energie degli ospiti iniziano a calare e il cambio di ritmo a nostro favore è evidente, ma a causa di una rotazione sbagliata, il difensore dello Sgrendenay trova improvvisamente un'autostrada di fronte a sé, tiro di punta nell'angolino e clamoroso 0 a 3, con l'incolpevole Dùt costretto a raccogliere per la terza volta la palla nel sacco. A mister Clarotto si gela il sangue e ricompaiono i fantasmi della sconfitta rimediata contro l'Edil Narciso in circostanze simili. Il gelo cala anche sugli spalti, dove il Patron in preda all'imbarazzo più totale non sa più che scusa inventarsi e come spiegare agli illustri spettatori che questa non è neanche l'ombra della sua squadra invincibile.
A riaccendere le speranze ci pensa il coriaceo difensore centrale dello Sgrendenay, il quale presentandosi al nostro bomber con un altezzoso "a te ci penso io!", pensa bene di stendere in area Cantinella. China va sul dischetto e accorcia le distanze sull' 1 a 3, giusto in tempo prima che l'arbitro fischi la fine del primo tempo.

Come accade spesso ultimamente, il secondo tempo è tutta un'altra storia! Il difensore incriminato in precedenza finisce il suo lavoro premuroso facendosi aggirare da bomber Bagnarol, che di sinistro trafigge il portiere e suona la carica. Con Rigo in campo, la squadra trova una buona compattezza e nonostante non sia al meglio il capitano risulta importante per gli equilibri. L'arrembaggio è ormai in atto, con gli avversari che calano vistosamente sul piano fisico. Una buona palla capita sui piedi di Trevisan, ma il difensore tuttofare del Gravis strozza troppo il sinistro e il pallone esce di un nulla.
Il numero 3 si rifà subito dopo, con un'astuta intuizione batte velocemente una punizione servendo China, che al limite dell'area deve solo appoggiarla in rete per il 3 a 3.
Ormai il sorpasso è nell'aria, i difensori avversari appaiono visibilmente in affanno e l'ingresso di Milan semina il panico, mettendo all'angolo i difensori come fossero pugili in attesa del Knock Out.
Così, sfruttando un ottimo movimento, China vede il corridoio buono e lascia partire la rasoiata per il 4 a 3. Gli avversari non fanno in tempo a rimettere insieme i pezzi che Marchetto "on fire" taglia la difesa avversaria come una lama calda nel burro e scaraventa in rete il pallone del 5 a 3... colpiti e affondati! Apriamo qui una meritata parentesi su Milan, la "trottola dorata" del Gravis nelle ultime uscite è apparso in grande crescita, non solo atletica, ma anche dal punto di vista tattico. Sicuramente un'arma in più nell'arsenale di mister Clarotto. Ritorna il sorriso e finalmente anche sugli spalti l'atmosfera si distende, il Patron tira un sospiro di sollievo dopo aver sudato sette camicie e compaiono birrette di approvazione anche tra le mani dei vertici massimi. Gli ultimi minuti sono di spettacolo, con altre bombe che continuano a piovere impietosamente sul fortino diroccato dello Sgrendenay. Santa si rifà dei palloni regalati alla NASA, con un coast to coast sulla fascia degno di un funambolo di Moira Orfei e deposita il pallone in rete solo dopo aver saltato anche il portiere. Max festeggia il compleanno con un gol dei suoi e chiude i giochi sul 7 a 3, per la gioia di tutti.


Il Patron lo sostiene ormai da tempo: "il campo più difficile è il nostro!"... infatti, il Gravis in casa continua a vincere, ma di certo non a convincere. A parte gli scherzi e il resoconto un po' goliardico, allo Sgrendenay va il merito di aver messo in grande difficoltà la capolista. Al Gravis va riconosciuta invece la capacità di recuperare un passivo così pesante e dilagare in poco più di un tempo. Le potenzialità ci sono indubbiamente, forse l'errore è credere di poter portare a casa le partite con il minimo sforzo possibile... Marin direbbe "è andata bene, ma non va sempre dritta". Starà al mister lavorare anche su questi aspetti mentali, intanto continuiamo a goderci il primato!

Ps: giovedì partita ostica contro lo Sporting San Vito, l'unica squadra che in casa ha sempre vinto... vi aspettiamo numerosi e forza Gravis!!!

sabato 7 gennaio 2017

Bastone e carota... buon 2017!!!

Inizia a svanire l'atmosfera natalizia, tra gli ultimi fumi dei falò e dell'alcool. Si sa, periodo sempre impegnativo quello di Natale, da gestire con cautela... in casa Gravis non si è mai capito bene se il cosiddetto "richiamo invernale" sia da farsi sul campo o al bancone di qualche bar, in ogni caso, pare che Capitan Rigo sia stato in grado di guidare la squadra su entrambi i fronti. Si sta poco a scivolare dall'uno all'altro, ma in fondo c'erano svariati motivi per festeggiare un 2016 ricco di soddisfazioni.

Il clima di spensieratezza che ha caratterizzato gli ultimi allenamenti è stato accompagnato dal classico stile "bastone e carota" di mister Clarotto: addominali e te caldo, scalinate e birretta.
Le temperature rigide, hanno costretto la squadra a rintanarsi in palestra, permettendo così ad alcuni fossili di tornare alla luce... parliamo ovviamente del mister e del Patron. Il primo piuttosto arrugginito e in vena di svirgolate imbarazzanti, ha chiaramente perso la freddezza sottoporta; il secondo è invece apparso in grande spolvero, si vocifera addirittura di un suo possibile inserimento in rosa e di una clamorosa apparizione sul terreno di gioco a fine stagione.
Nel frattempo, i rapporti tra allenatore e dirigenza sembrano andare a gonfie vele, tanto che il Presidentissimo ha messo mano al portafogli e ha regalato allo stratega del Gravis un nuovo campetto sintetico su cui far allenare la squadra. Alla vista dell'erbetta verde, mister Clarotto è andato in visibilio. Fonti attendibili, dichiarano di averlo visto, la notte di capodanno, disteso a centrocampo, intento ad accarezzare l'erba... ecco spiegato perché il comune ha dovuto installare telecamere di sicurezza!

Al di là dei pettegolezzi, alla fine chi corre sono i giocatori e allora facciamo velocemente il punto sulla situazione, segnalando le novità. La prima nota positiva è sicuramente il rientro in squadra di Manu P, il difensore del Gravis è riapparso sul campo di Zoppola nell'amichevole prenatalizia e ha ben impressionato, dimostrando di non aver perso il senso della posizione e la propensione al gioco. Il gol nel finale ha coronato una prestazione che lascia ben sperare e ha dimostrato come lo schema Canti-Manu P sia ancora letale per le difese avversarie. A proposito di Cantinella, l'infortunio rimediato in allenamento qualche settimana fa, per un attimo ha fatto raggelare mister Clarotto... sappiamo quanto sia decisiva la presenza del bomber negli schemi di gioco della squadra. Sembra ormai certo però che l'attaccante sia in via di guarigione, anche grazie al supporto di Trevisan, il quale ha suggerito al compagno di squadra delle sedute con alcuni amici "americani". La costanza e la dedizione pare abbiano premiato. Negli spogliatoi tiene banco invece il caso Dut, sprofondato in un silenzioso letargo, il portierone latita ormai da diverso tempo e mister Clarotto appare visibilmente preoccupato.

Come sarà il 2017?
Di sicuro, sarà importante mantenere la concentrazione, soprattutto nelle prime partite, visto che dopo una sosta così lunga c'è sempre il rischio di perdere alcuni automatismi, ma siamo sicuri che mister Clarotto sarà in grado di trasmettere alla squadra la giusta tensione. Staremo a vedere! Nel frattempo, il Patron ha già iniziato ad oliare i cingoli del suo carro armato.