Dopo la sosta invernale è di nuovo campionato! Al palazzetto di Zoppola arriva il team degli Sgrendenay, squadra di media classifica, che rimanda alla mente i sudati spareggi della scorsa stagione. Per l'occasione, compaiono a sorpresa sugli spalti le alte sfere societarie, per capirci il Patron del Patron, con al fianco il fedele direttore sportivo.
Nel frattempo, nello spogliatoio serpeggia un clima di spensierata tranquillità, mentre mister Clarotto, in preda al solito stato d'ansia prepartita, cerca di richiamare i suoi alla concentrazione e di mettere a tacere quella vocina fastidiosa che sembra dire "sei sicuro che andrà tutto liscio?". Infatti, l'allenatore sangiorgino ha ancora negli occhi la pessima prestazione rimediata nell'amichevole casalinga contro i cugini del San Giorgio United, nella quale la squadra era apparsa irriconoscibile per almeno mezzora.
Clarotto schiera una formazione equilibrata e ben rodata:
Dùt - Savian - Max - Santa - Canti
A disposizione: Trevisan, Rigo, China, Milan
Indisponibili: Marin, Manu P, Edo
Il Gravis parte con quello che ormai è il tipico approccio casalingo dei giocatori in maglia oro, ci vuole sempre qualche minuto per ambientarsi e scaldare il motore, si tenta di affondare con una paziente gestione della palla, dovuta anche al fatto che gli ospiti mordono in difesa e si chiudono con attenzione.
Il match inizia a prendere una piega sbagliata quando su calcio d'angolo la palla si infila sotto le gambe di Max e l'attaccante avversario insacca da due passi. Si tenta una timida reazione, ma gli ospiti sono ancora bravi ad approfittare di una nostra indecisione, passaggio intercettato e palla nel sacco: 0 a 2. A questo punto, ferita nell'orgoglio, la capolista inizia a macinare gioco. Cantinella là davanti fa a sportellate e serve assist come fosse il cameriere di un ristorante a 5 stelle, ma la palla sembra non voler proprio entrare. Santarossa in particolare, in preda ad una sorta d'incantesimo, manca più volte il bersaglio da distanza ravvicinata. Ci si mette di mezzo anche la sfortuna e il solito palo a sfavore convince l'allenatore che è il momento di far entrare forze fresche. Le energie degli ospiti iniziano a calare e il cambio di ritmo a nostro favore è evidente, ma a causa di una rotazione sbagliata, il difensore dello Sgrendenay trova improvvisamente un'autostrada di fronte a sé, tiro di punta nell'angolino e clamoroso 0 a 3, con l'incolpevole Dùt costretto a raccogliere per la terza volta la palla nel sacco. A mister Clarotto si gela il sangue e ricompaiono i fantasmi della sconfitta rimediata contro l'Edil Narciso in circostanze simili. Il gelo cala anche sugli spalti, dove il Patron in preda all'imbarazzo più totale non sa più che scusa inventarsi e come spiegare agli illustri spettatori che questa non è neanche l'ombra della sua squadra invincibile.
A riaccendere le speranze ci pensa il coriaceo difensore centrale dello Sgrendenay, il quale presentandosi al nostro bomber con un altezzoso "a te ci penso io!", pensa bene di stendere in area Cantinella. China va sul dischetto e accorcia le distanze sull' 1 a 3, giusto in tempo prima che l'arbitro fischi la fine del primo tempo.
Come accade spesso ultimamente, il secondo tempo è tutta un'altra storia! Il difensore incriminato in precedenza finisce il suo lavoro premuroso facendosi aggirare da bomber Bagnarol, che di sinistro trafigge il portiere e suona la carica. Con Rigo in campo, la squadra trova una buona compattezza e nonostante non sia al meglio il capitano risulta importante per gli equilibri. L'arrembaggio è ormai in atto, con gli avversari che calano vistosamente sul piano fisico. Una buona palla capita sui piedi di Trevisan, ma il difensore tuttofare del Gravis strozza troppo il sinistro e il pallone esce di un nulla.
Il numero 3 si rifà subito dopo, con un'astuta intuizione batte velocemente una punizione servendo China, che al limite dell'area deve solo appoggiarla in rete per il 3 a 3.
Ormai il sorpasso è nell'aria, i difensori avversari appaiono visibilmente in affanno e l'ingresso di Milan semina il panico, mettendo all'angolo i difensori come fossero pugili in attesa del Knock Out.
Così, sfruttando un ottimo movimento, China vede il corridoio buono e lascia partire la rasoiata per il 4 a 3. Gli avversari non fanno in tempo a rimettere insieme i pezzi che Marchetto "on fire" taglia la difesa avversaria come una lama calda nel burro e scaraventa in rete il pallone del 5 a 3... colpiti e affondati! Apriamo qui una meritata parentesi su Milan, la "trottola dorata" del Gravis nelle ultime uscite è apparso in grande crescita, non solo atletica, ma anche dal punto di vista tattico. Sicuramente un'arma in più nell'arsenale di mister Clarotto. Ritorna il sorriso e finalmente anche sugli spalti l'atmosfera si distende, il Patron tira un sospiro di sollievo dopo aver sudato sette camicie e compaiono birrette di approvazione anche tra le mani dei vertici massimi. Gli ultimi minuti sono di spettacolo, con altre bombe che continuano a piovere impietosamente sul fortino diroccato dello Sgrendenay. Santa si rifà dei palloni regalati alla NASA, con un coast to coast sulla fascia degno di un funambolo di Moira Orfei e deposita il pallone in rete solo dopo aver saltato anche il portiere. Max festeggia il compleanno con un gol dei suoi e chiude i giochi sul 7 a 3, per la gioia di tutti.
Il Patron lo sostiene ormai da tempo: "il campo più difficile è il nostro!"... infatti, il Gravis in casa continua a vincere, ma di certo non a convincere. A parte gli scherzi e il resoconto un po' goliardico, allo Sgrendenay va il merito di aver messo in grande difficoltà la capolista. Al Gravis va riconosciuta invece la capacità di recuperare un passivo così pesante e dilagare in poco più di un tempo. Le potenzialità ci sono indubbiamente, forse l'errore è credere di poter portare a casa le partite con il minimo sforzo possibile... Marin direbbe "è andata bene, ma non va sempre dritta". Starà al mister lavorare anche su questi aspetti mentali, intanto continuiamo a goderci il primato!
Ps: giovedì partita ostica contro lo Sporting San Vito, l'unica squadra che in casa ha sempre vinto... vi aspettiamo numerosi e forza Gravis!!!
Come ben sapete i carroarmati hanno i cingoli e vanno ingrassati. Non sò se avete mai visto che tipo di viscosità abbia questo grasso. Bè notevole. Non vi dico di inverno...
RispondiEliminaProbabilmente ho abusato nel dosaggio e quindi i cingoli frenavano i movimenti del mezzo. Non appena il grasso si è sciolto il carroarmato ha iniziato a macinare chilometri e anche la mobilità dei cannoni in dotazione ne ha giovato.
Che dire... Gasolio fatto, cingoli oliati, proiettitili pronti, team professionale.
Dateci un fronte. Che passa il carroarmato Gravis.
Forza Gravis.