domenica 29 novembre 2015

VITTORIA SOFFERTA

Dal vostro inviato sul fronte occidentale.



PREFAZIONE.

Montereale – Gravis si presenta ai più come una sfida per un posto privilegiato nella classifica di serie E del campionato CSI. Le due compagini, infatti, sono distanti solo 2 punti in classifica (i sangiorgini a 12, i montanari a 10 ma con una partita in più) e la battaglia si preannuncia agguerrita. Si gioca tra le montagne friulane in una fredda serata di fine novembre sul cemento colorato di Vajont, cittadina meglio conosciuta per l'annuale “sagra del lancio delle motoseghe accese”. L'ambiente è caldo, la palestra no. Temperature rigide smorzate solo dal fornito chiosco a bordo campo e da un pubblico quantomai numeroso rispetto al solito deserto subsahariano di Zoppola e dintorni.



IL GOSSIP.

Partiamo da Dut, finito in diretta su DMAX al programma “malattie misteriose” e subito dopo anche su “io e i miei parassiti”, sempre sul canale 52 del digitale terrestre: si è scoperto finalmente il problema fisico che lo ha condizionato negli ultimi tempi e lo ha reso indisponibile per oltre un mese. Una zecca. Proprio così! Miss Fagagna nega coinvolgimenti e lancia accuse al “compagno di giochi” Rizzi, reo di amare le camporelle. Sono in corso indagini sul caso.
Bepo, invece, non si vede da un po' e nello spogliatoio iniziano a girare diverse voci: alcuni dicono sia innamorato, altri lo danno arruolato con l'ISIS in Siria con Bale, altri ancora lo danno in puttan-tour con Diprè a Bankok.
Da segnalare inoltre un presidente in continuo sottotono, non a proprio agio nelle posizioni di alta classifica e in sicuro abuso di psicofarmaci.
Il mister, ancora senza selfiestick, continua imperterrito nei suoi ritardi e continua ad accumulare multe (questa volta si dimentica pure di fare la foto a fine partita).
Da segnalare un pullulare di esseri umani di sesso femminile a seguito delle due compagini e un arbitro di sesso femminile per l'occasione (no, non fatevi illusioni e la risposta alla vostra domanda è no: non era figa).



LA PARTITA.

Gravis dunque che si trova di fronte una squadra numerosissima e rognosa: da queste parti l'aria di montagna non è sempre una cosa positiva. Bobo Clarotto, però, ha preparato la sua creatura a dovere e sa come vincere il match, dopo un allenamento insolito di martedì sera (temperature ai limiti della sopportazione umana e scalinate alla Zeman, roba da campi di lavoro comunisti in Siberia).

Eccovi il quintetto iniziale:

MARIN


PIASENTIN

SANTAROSSA                                                  RIGO

MAX

Le direttive sono sempre le stesse, possesso palla e niente punti di riferimento in avanti sfruttando gli inserimenti delle fasce. In panchina si siedono Dut, Rossi, Cantinella e Savian.

Pronto, Via! Come al solito è il Gravis a fare la partita ma gli avversari, aiutati dal terreno di giuoco piccolo, tengono bene il campo e dimostrano anche delle individualità niente male. Molti falli e partita che si innervosisce quasi subito con l'arbitro che non sempre è attenta sulle legne avversarie. Ci pensa il piedin-fatato, sempre più leader della difesa, a togliere le castagne dal fuoco per i sangiorgini in maglia rossa: combinazione Max – Piasentin e goal da posizione angolatissima, oltretutto di punta, per il Verratti di Domanins. 1 a 0 e quarto centro in campionato per lui.
Raddoppio quasi immediato con ancora Max protagonista: calcio d'angolo geniale e preciso a tagliare tutta la difesa e Santarossa che con il piattone destro di prima intenzione la mette dentro in scioltezza: 2 a 0 e terzo centro stagionale per il Cambiasso di Provesano.
Siamo al 15° e il mister fa i primi cambi, con Rigo nervosissimo che si siede in panca dopo un primo tempo tutt'altro che esaltante e l'ingresso di Rossi, Cantinella e Savian che si posizionano con Piasentin in campo.
Primo tempo che scivola via senza drammi, la squadra tiene bene il campo e si va a riposo avanti, con Marin chiamato in causa solo per un paio di interventi in uscita.

Nel secondo tempo la musica cambia, con gli avversari ancora più nervosi e alla ricerca disperata del goal che potrebbe riaprire la partita.
Rientrano in campo Marin tra i pali, Rossi punta, Savian centrale difensivo e Cantinella e Piasentin sulle fasce.
Si soffre, con Savian che si becca un giallo per un intervento con l'avversario lanciato a rete e Marin costretto ad almeno 6 interventi decisivi. Miracoloso il portierone sangiorgino su una punizione dal limite: non vede partire la palla ma con un balzo felino la manda in calcio d'angolo. Pazzesco!
Il goal avversario arriva, al 18° minuto della seconda frazione di gioco, su tiro libero: proteste da parte del Gravis perchè, dopo la super parata di Marin, lo stesso calciatore che si era incaricato della battuta respinge in rete la palla. I dubbi restano. Ma intanto le proteste ci fanno prendere fiato e ci fanno recuperare un po' di tempo.
Finisce con qualche ansia di troppo e con il labbro insanguinato del Messi di Spilimbergo Massimino Truant, simbolo di questa vittoria sofferta.



CONSIDERAZIONI.

Che dire. Un buon primo tempo accompagnato da un secondo tempo dove si è obiettivamete rischiato troppo. Certe partite, però, si devono vincere anche così. Abbiamo affrontato un'ottima squadra che ha giocato molto sull'agonismo e sulla parte nervosa del match: siamo stati bravi a combattere e a portare a casa i 3 punti. La quinta vittoria consecutiva non è un caso. Unica nota stonata, forse, gli umori nello spogliatoio a fine partita: diamo la colpa alla partita e alla tensione, ma qualche sorriso in più a volte può essere positivo.

Ci si vede già lunedi con un'altra sfida che si preannuncia durissima contro gli Sgrendenay.

Forza Gravis!


giovedì 19 novembre 2015

IL GRAVIS METTE LA QUARTA

PREFAZIONE.


L'incognita campo, alla fine, si è rivelata determinante a metà: il Gravis vince la sua quarta partita consecutiva ma soffre oltremodo nel secondo tempo il ritorno degli avversari pordenonesi del Fuori Tutti. Un 3 a 1 forse bugiardo per quanto visto in campo, con i sangiorgini che nel primo tempo potevano dilagare e che dominano letteralmente il palquet del comunale di Pasiano giocando una partita intelligente e autoritaria, lasciando agli avversari solo la fase difensiva e qualche protesta di troppo. Diciamocelo, il campo è ai limiti del regolamento, tant'è che l'arbitro a fine primo tempo ne misura la larghezza: scena da campetto di periferia, detto tra noi, ma l'impressione è che sia veramente corto e stretto. Chi mastica da un po' il mondo futsal sa bene che più è piccolo il campo e più è avvantaggiata la squadra difensivista e meno tecnica: ieri sera abbiamo visto due compagini giocarsi i 3 punti ma solo una delle due ha giocato realmente a calcetto, l'altra si è limitata a portare il match su un livello agonistico e nervoso.
Abbiamo vinto noi, più forti sia del gioco “maschio” degli antagonisti (in questo, permettetemi, gli arbitri sono stati complici silenziosi), sia della loro panchina lunghissima (12 gli elementi a disposizione).


IL GOSSIP.


Il Gravis arriva alla partita carico dopo le tre vittorie consecutive ma privo di molti elementi e quindi con una panchina cortissima: solo sette gli elementi a disposizione di Mister Bobo Selfiestick Clarotto!
Tra gli indisponibili, la redazione ci segnala movimenti sospetti nell'abitazione di Rizzi – per gli amici il Rocco Siffredi de noartri, bandito dalla squadra a causa di un presunto flirt con una parente del coach – dove è stata avvistata la Ford rossa di Dut: possibile che i due abbiano una relazione amorosa? Come hanno fatto a nascondere la loro omsessualità fino ad oggi? Seguiranno aggiornamenti.
Indisponibili anche Bale, che dopo gli attentati di Parigi si ritiene obiettivo sensibile, Marco Battiston, arruolato con il Maniago Futsal Club (squadra che milita in terza categoria curda), Stiwy, ancora convalescente e stordito dalle ultime dosi di morfina passate dal sistema sanitario italiano, Bepo Violin, avvistato su Pomeriggio5 insieme alla D'Urso con la sua nuova fiamma, Rossi, ancora in orgasmo dopo la doppietta di Ibra alla Daniamarca e Igor, in vacanza studio a Bangkok (si, si scrive così! Ho controllato su google).


LA PARTITA.


Dunque, l'uomo del bastone (quello dei selfie, tranquilli) decide di giocare sporco e modifica la formazione iniziale, lasciando Savian in compagnia del numero 10 Max in panchina per farlo scatenare quando gli avversari avranno meno energie:

 MARIN

  PIASENTIN

SANTAROSSA      RIGO

    CANTINELLA

Pura libidine, dicevamo, i primi 1200 secondi del primo tempo: i ragazzi in maglia rossa fanno girare bene il pallone, gestiscono molto bene il possesso e non appena hanno la possibilità fanno male. I movimenti perfetti - con la squadra che gira come un Rolex da 5k - fanno visibilmente eccitare il Patron in tribuna, tant'è che si vedrà costretto a coprire l'erezione con mezzi di fortuna (attenzione, non possiamo garantire che l'erezione sia dovuta esclusivamente al gioco espresso dalla sua creatura – bensì possiamo immaginare che il pubblico femminile sugli spalti abbia contribuito in percentuale importante NDR). Ecco l' 1 a 0, quindi, per mano – o piede, come volete – del Piedin Fatato Piasentin: il Marco Verratti di Domanins si sgancia dalla difesa e va a segnare su suggerimento di Rigo un goal per niente facile, di punta dal lato destro del campo.
Il Gravis però non si accontenta e mantiene i ritmi alti trovando il 2 a 0: Rigo fa a sportellate con due avversari e, dopo aver ferito al volto uno dei due sfregiandolo per sempre con una manata, calcia dritto nel sette di destro.
Scivolano via così i primi 20 minuti, con Cantinella che tiene molto bene palla in avanti ed è costretto molto spesso a lottare di fisico con i difensori pordenonesi, Santarossa che come un metronomo fa girare la squadra, Piasentin che taglia e cuce a suo piaciamento e Marin che para tutto quello che si avvicina alla sua porta.

Secondo tempo più equilibrato, con mister Clarotto che riparte con Marin tra i pali, Savian difensore, Max e Manuel sulle fasce e Cantinella costretto agli straordinari (non pagati, tra l'altro, con quel braccino del Patron).
Partita che diventa caotica dopo una punizione degli avversari, che accorciano fortunosamente le distanze direttamente da calcio piazzato: 2 a 1.
Saltano gli schemi e le posizioni, i nostri avversari ci credono!
Ci pensa Max a chiudere il discorso e, dopo aver saltato un uomo a centrocampo si invola sulla fascia e trafigge il portiere con un potente destro sotto la traversa. 3 a 1.
Ultimi brividi, dopo un goal annullato al Fuori Tutti e due ammonizioni – rispettivamente per i recidivi Rigo e Cantinella – e partita che finalmente giunge al termine.
Il Presidente intanto gongola e smascella in tribuna, segno che lo spettacolo è stato di suo gradimento - anche se non lo ammetterà mai!


CONSIDERAZIONI.


Possiamo dire che, oltre ai due volti della partita, la squadra ha dimostrato maturità e tenuta mentale anche nei momenti più complicati del match: ottimo primo tempo, sofferenza nel secondo - ma serve anche questo per crescere e trovare continuità.
La panchina corta è di certo un'incognita importante, soprattutto quando si andrà a giocare le partite più complicate...
Prossimo incontro venerdì prossimo alle 20.30 a Vajont contro una diretta inseguitrice (il Montereale a -2 in classifica, con una partita in più però). Si preannuncia un'altra battaglia, dobbiamo essere pronti ad affrontarla.

Forza Gravis!


mercoledì 11 novembre 2015

PROVA DI MATURITA': TERZA VITTORIA CONSECUTIVA PER IL GRAVIS

Il Gravis con una prova di forza vince la sua terza partita consecutiva e si porta nelle zone nobili della classifica del campionato CSI – serie E. Il 7 a 0 dei sangiorgini contro l'Asia SVT è quantomeno un risultato “sorprendente” visto che i nostri avversari, oltre ad essere squadra di esperienza, navigavano a pari punti proprio con i ragazzi di mister Clarotto. Già contro il San Giorgio si era visto un tabellino quasi tennistico, anche se le due partite sono da considerarsi completamente diverse: il San Giorgio – ultimo della classe a 0 punti – non è squadra che preoccupa in fase play off, mentre l'Asia è una di quelle squadre che a fine anno ai play off potrebbe proprio arrivarci. Le due prestazioni dei sangiorgini sono di caratura diversa e sembra proprio che il percorso di crescita portato avanti da Clarotto stia dando i suoi frutti: dalla prima di campionato, persa di un soffio con molti rimpiati contro la prima della classe Edil Narciso, alla vittoria di “misura” contro il Bar Italia, il Gravis sembra aver fatto non uno, ma due passi in avanti. Le prossime due partite saranno il vero banco di prova, contro il Fuori Tutti (a quota 3 punti ma dopo aver affrontato squadre di medio-alta classifica) a Pasiano e contro il Montereale a Vajont non si giocherà sul parquet amico di Zoppola e questo potrebbe essere un ulteriore difficoltà da affrontare.

Passiamo alla formazione, dunque, che questa settimana vede Clarotto quasi costretto a scelte obbligate viste le assenze in contemporanea dei due portieri Dut (contagiato dall'ebola in un puttantour con il redivivo Rizzi) e Stiwy (ultime notizie ANSA lo danno in netta ripresa nonostante il continuo abuso di morfina e profilattici gusto tropical presso l'ospedale di Udine), oltre a Violin (problemi di natura acneica secondo fonti vicine al Patron), Santarossa e l'ormai ex Busato (che come ogni bella storia d'amore quando finisce, finisce a sputi e querele).

Eccovi, allora, il quintetto titolare di questa settimana:

MARIN

PIASENTIN

MAX                                      RIGO

CANTINELLA


A disposizione: Savian, Rossi, Igor.


1° TEMPO.

Clarotto ha lavorato molto sulla testa dei giocatori e l'obiettivo è quello di giocare con intelligenza: aggredire l'avversario si, ma con giudizio, e i giocatori sembrano aver ricevuto il messaggio: i primi 15 minuti la squadra in maglia rossa domina e gioca con un'intensità mai vista quest'anno! Aggredisce molto bene l'avversario e non va quasi mai in difficoltà, così l'Asia non riesce a costruire il suo gioco ed è costretta molto spesso al lancio lungo.
Il goal del vantaggio arriva dopo pochi minuti: Rigo recupera un pallone in mezzo al campo e lo serve sulla corsa a Max che trafigge il portiere con un preciso destro sotto la traversa. 1 a 0.
Il Gravis però non si accontenta e trova subito il 2 a 0 con Cantinella, come al solito abilissimo a distreggiarsi e fare sportellate tra le maglie avversarie.
I sangiorgini a questo punto cercano di gestire il vantaggio e ci riescono molto bene, anche se gli avversari non mollano e giocano la partita a viso aperto.
Dopo 15 minuti ecco i primi cambi: Savian per Max a fare l'ultimo di difesa e Rossi per Rigo in evidente debito d'ossigeno.
I sangiorgini trovano il 3 a 0 poco prima della campanella per la ricreazione con bomber Rossi che, imbeccato da Cantinella, calcia di destro sotto la traversa e trova la sua prima gioia in questo campionato.


2° TEMPO.

La sostanza non cambia nel secondo tempo, in campo ricomincia il quintetto che ha terminato il primo tempo, quindi Marin tra i pali, Savian ultimo di difesa, Rossi e Max in mezzo e Igor punta.
I giovani in maglia rossa gestiscono ancora bene, rischiano solo su un tiro dalla distanza che si infrange sul palo alle spalle di Marin e poco più.
Intanto da segnalare nel primo tempo gli schemi sempre ben ideati sia sul calcio d'angolo che sulle punizioni. Il 4 a 0 infatti arriva proprio su calcio piazzato: la palla è poco fuori dall'area di rigore, Manuel chiama lo schema e la infila sotto il sette con il suo sinistro fatato. Gran goal e secondo goal per il Marco Verratti di Domanins! Polemiche sugli spalti a causa della mancata dedica alla morosa: il Patron sembra pronto ad inserirsi in una eventuale crisi di coppia tra il piedin-fatato Manuel e la modella portoghese. Seguiranno aggiornamenti.
Gli avversari sono in confusione totale e perdono la bussola: arriva il 5 a 0 con Rigo che va via con un po' troppa facilità sulla fascia destra e poi con un preciso destro infila la palla sul palo lontano.
Non è finita, perchè il numero 10 del Gravis Max – in arte MESSImino – va a segnare il 6 a 0 senza troppi drammi e porta il suo score personale a 6 centri in 4 partite: non male!
Il 7 a 0 lo segna ancora Rigo che approfitta di una dormita difensiva e segna addirittura di esterno destro dopo una percussione sulla fascia sinistra: fonti vicine al giocatore dicono che non avrebbe tirato di sinistro neanche a porta vuota.
Da segnalare, poi, l'espulsione di un giocatore dell'Asia per proteste. Gli ultimi minuti quindi sono pura formalità per la corrazzata sangiorgina.



Finisce così 7 a 0 al comunale di Zoppola, con una prova maiuscola da parte di tutti gli elementi a disposizione di mister Clarotto. La strada è quella giusta, le prossime partite ci diranno se possiamo puntare alla promozione. Certo, se manteniamo questa fame e voglia di vincere sarà difficile per chiunque affrontarci e di questo dobbiamo essere consapevoli. Avanti tutta!