venerdì 28 aprile 2017

SERIE C!!!


Ripartiamo da dove eravamo rimasti, dalle vacanze pasquali. A inizio stagione, mister Clarotto non si sarebbe mai aspettato di scartare l'uovo di Pasqua e trovare come sorpresa due match point per assicurarsi la vittoria del campionato.

Finora 20 vittorie e 2 sconfitte... con un passo del genere riesce difficile credere di poter incappare in due blackout proprio nel finale di stagione, ma quei due punti che mancano alla certezza matematica sono pur sempre da conquistare sul campo.

Lo stratega di Provesano lo sa bene, nei giorni precedenti al match tornano a fargli visita vecchi fantasmi... innanzitutto, il tragico calo di tensione della scorsa stagione, che a momenti faceva sfumare la promozione. Si aggiungano poi i sogni premonitori, incubi su incubi, partite perse all'ultimo minuto e nottate tormentate... in tutto questo, l'essere interista non aiuta di certo a dormire sonni tranquilli!

Arriva il grande giorno e la tensione risulta palpabile, non si capisce se lo stato di pacatezza sia dovuto al maltempo o alla concentrazione. La trasferta è lunga e l'agitazione cresce man mano che ci si avvicina al palazzetto di San Stino di Livenza, casa dello Sgrendenay. Su quello stesso campo, un anno fa, un Gravis ancora acerbo, ma di grande cuore, guadagnava la sua prima promozione, balzando in serie D.

Nello spogliatoio regna un inusuale silenzio che lascia ben sperare, sta tutto nel gestire il giusto equilibrio tra concentrazione e tranquillità. Clarotto dice poche emozionate parole ai suoi, in quelle poche riesce anche ad impappinarsi, ma il concetto è chiaro: “grazie di tutto ragazzi, ora vinciamo questo campionato e poi si festeggia”.



E allora si scende in campo! La formazione prevede il solito Dut tra i pali, iron man Savian in difesa, Max e Santa sulla linea mediana, e la sorpresa di Edo punta fin dal primo minuto... che il mister stia già sperimentando nuove strategie per la prossima stagione?

In panchina: Trevisan, China, Milan e Bagnarol.

Indisponibile Capitan Rigo, costretto a seguire il match in diretta facebook.

Nei paraggi: Marin, il Patron e un nutrito seguito di tifosi e simpatizzanti, più motivati dagli eventuali festeggiamenti post-partita, che dal match in sé. Anche perché la sfida non è proprio delle più entusiasmanti, la squadra risulta molto contratta e fatica ad esprimere le proprie potenzialità. Gravis che si affaccia sporadicamente dalle parti del portiere avversario, ma le conclusioni di Max e Santa risultano spesso troppo frettolose e imprecise. A fare la differenza è Edo, che con la sua imprevedibilità mette in crisi la difesa. La situazione di stasi spazientisce Santa, che decide di dar sfogo alle sue doti di slalomista, il regista in maglia oro semina gli avversari come birilli e serve Edo per la comoda conclusione, 1 a 0. Poco dopo, è ancora Edo a poter raddoppiare, ma il fischio dell'arbitro ferma il gioco e non permette di esultare. Prima della girandola di sostituzioni, rimane ancora il tempo per un vero e proprio gioco di prestigio da parte di Edo, che però conclude poi malamente, non inquadrando la porta.

Clarotto getta in campo forze fresche e artiglieria pesante per assestare il colpo di grazia agli avversari, ma China appare decisamente sottotono e il massimo che riesce a fare è svirgolare qualche palla calciando a lato. Allora ci pensa bomber Cantinella, tiro di potenza e palla in rete per il 2 a 0. La partita però è tutt'altro che chiusa, lo Sgrendenay si affida a lunghi lanci verso le punte e non è sempre facile farsi trovare coperti in difesa. In chiusura di primo tempo arriva così il gol del 2 a 1, con un tiro deviato che Dut non riesce a trattenere e la sfera rotola alle sue spalle.



Nel secondo tempo, mister Clarotto impone l'imperativo “non subire gol” e la squadra si arrocca in difesa, tentando di colpire nelle ripartenze. Gli avversari però premono, seppur confusamente, e il misero vantaggio non è una garanzia. Lo spettacolo in campo non è dei migliori e non dà il giusto merito al Gravis, complice anche il fatto che in queste ultime partite la squadra è apparsa un po' sulle gambe. Il gol di Trevisan in contropiede arriva come manna dal cielo, il difensore parte dalla propria difesa e porta palla fino al limite dell'area, dove lascia partire un imparabile sinistro a fil di palo, 3 a 1 e Clarotto può riprendere a respirare. Entra anche Milan, a garantire corsa e scorribande offensive, il gioiellino del Gravis sfiora più volte il gol, ma non riesce a timbrare il cartellino. Quasi inaspettato arriva il triplice fischio finale... ed esplode la festa!!!



I tifosi del Gravis regalano ai propri beniamini una coreografica e colorata invasione di campo: parrucche, cappellini, festoni e gonnelline hawaiane... anche se c'è chi preferisce restare direttamente in boxer. Ma soprattutto bicchieri di birra ovunque! Come un'apparizione compare un fusto da 20 litri e un po' tutti si uniscono ai festeggiamenti: avversari, arbitro, passanti... e alla fine la spina è ben presto prosciugata. Allora, è il momento di spedire sotto la doccia il mister e il Patron, al grido di SE-RIE-C, SE-RIE-C, SE-RIE-C, i due malcapitati vengono insaponati e lavati per bene.

C'è chi penserebbe che può bastare così, invece il Gravis punta al triplete! La seconda tappa è la conquista del bar a due passi dalla palestra, resterà poi la supercoppa nei sogni di Clarotto. Senza farla troppo lunga e per mantenere la dovuta privacy, possiamo dire che anche il secondo obiettivo è stato raggiunto, pure qui la costanza e il gioco di squadra hanno fatto la loro parte... in questo caso grande società, grandi giocatori e grandi tifosi, tutti uniti per un unico obiettivo! Nel post partita, Clarotto ha scoperto anche delle nuove qualità dei suoi giocatori... su tutti Milan si affermato come vero mattatore della serata, il ragazzo sembra essere molto cresciuto nella “marcatura”, per tutta la sera si è allenato con il Patron, coltivando una certa intesa e i due sembrano ormai intendersi a meraviglia. Si vocifera poi che il record dei 1000 giorni di Canti sia crollato miseramente a due passi dal traguardo, ma resta il mistero sulla questione... approfittiamo anche per segnalare un appuntamento imperdibile per la festa dello sport del 2 giugno: il 20° addio al calcio di bomber Bagnarol! Tutti invitati ovviamente, sembra davvero che questa volta l'attaccante voglia appendere le scarpe al chiodo... sia vero o no, comunque vada si farà festa!



E' stata davvero un'annata indimenticabile, ricca di emozioni e di grandi soddisfazioni. Mister Clarotto è apparso visibilmente emozionato a fine partita, la sua dedizione è stata fondamentale, non è facile essere allenatore quando prima di tutto sei un amico dei tuoi giocatori, lui c'è riuscito alla grande e questo va riconosciuto. Un super ringraziamento va anche al Patron De Vecchi, che ha saputo dirigere la squadra e curare molti altri aspetti che sono risultati fondamentali. Anche lui è stato un esempio con la sua costante presenza, sapendo dare entusiasmo al gruppo e gestendolo con la giusta autorità quando ce n'era bisogno. Infine, ringraziamo tutte le persone che gravitano attorno al Gravis: amici, tifosi, compagni d'allenamento, simpatizzanti, mogli e morose che ci sopportano...

Continuate a seguirci e grazie ancora!








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