mercoledì 28 gennaio 2015

ANCORA UNA SCONFITTA

A Vallenoncello contro la Fiamma Longobarda arriva l'ennesima sconfitta per i ragazzi di Stramancini, poco convincenti sia sul piano dell'atteggiamento che sul piano del gioco.

Panchina lunga questa volta, con il rientro di Rigo e Messimino e con il solo Trevisan ai box a causa di problemi alla schiena.
Formazione iniziale con Dut tra i pali, Savian e Pagura a formare la linea difensiva, Messimino nel mezzo e Rossi punta in avanti. In panchina Sovran, Rigo, Marin, Violin, Bale e M. Battiston.

I nostri avversari si presentano con gli uomini contati e una panchina deserta, ma la qualità è indiscussa e proprio per questo il Gravis non si fida, con Strama che chiede hai suoi di far girare il pallone e cercare di far stancare gli avversari.


Primo tempo che indirizza subito la partita a favore dei padroni di casa, senza che il Gravis possa replicare con pericolosità e organizzazione di gioco: diciamo la verità, nel primo tempo la squadra sangiorgina non si è proprio vista e ci ha capito ben poco di quello che facevano gli avversari con la palla tra i piedi.
I nostri avversari, in pieno controllo del match, nei primi 20 minuti si portano sul 3 a 0: alcuni errori, soprattutto di posizionamento difensivo e di uscita con la palla, rendono loro la vita più facile. Il giro-palla fa venire il mal di testa a tutti e il passivo, credetemi, sarebbe stato più importante se gli avversari non si fossero persi in giocate leziose e fossero stati più concreti davanti alla porta difesa da Dut.
Uniche sortite offensive dei ragazzi in maglia oro-nera portate da Messimino, che ci prova un paio di volte senza fortuna, e Rigo che ci prova un paio di volte ma il portiere avversario è pronto a rispondere coi piedi.


Secondo tempo e il registro non cambia più di tanto, anche se il passivo al termine dei 40 minuti regolamentari si stabilizza sul 5 a 1 per gli avversari.
Marin si supera un paio di volte, ma non può impedire altri due goal ai pordenonesi. 
Il Gravis reagisce rabbioso, anche perchè l'atteggiamento della squadra in maglia bianca diventa sempre più lezioso: contropiede condotto da Rigo che si porta al limite, passa a Messimino che rimette per Rigo che calcia a colpo sicuro ma la palla viene deviata e carambola sui piedi di Rossi che insacca da due passi il goal della bandiera.
C'è solo tempo per un salvataggio sulla linea di porta di Rigo che manda in angolo un goal praticamente già subito.


Finisce qui. La domanda è se realmente il livello della squadra è questo oppure sia stata solo una serata storta: da dire c'è che i movimenti sia difensivi che in avanti sono stati un vero disastro e pressochè inesistenti e tutto questo ha reso la vita facile, troppo facile ai nostri avvertsari.

mercoledì 14 gennaio 2015

DOMIN-(O)-ATI, SEI SCHIAFFI AL GRAVIS

Si affronta una delle prime della classe, anche se per un tempo non sembra così. Il Gravis incassa l'ennesima sconfitta, rimanendo inchiodata nella zona bassa della classifica a 6 punti. Nonostante le numerose assenze (tra tutti, Messimino, Trevisan e Rigo) mister Stramancini ci crede: nella formazione iniziale Dut parte titolare tra i pali, Savian e Bale compongono la linea difensiva e Pagura viene re-inventato trequartista tuttofare alle spalle di Rossi, confermato al centro dell'attacco. Scaldano la panchina Bepo, Marco Battiston, Marin e Sovran.
Il presidentissimo, in evidente stato confusionale, arriva a partita in corso e si accomoda fuori dal recinto di giuoco causa squalifica.


Primo tempo sostanzialmente equilibrato, anche se il gioco lo conduco gli avversari. Il Domino per una decina di minuti fa girare il pallone in modo sterile, andando alla conclusione in un paio di occasioni ma in modo troppo lezioso e superficiale per poter impensierire Dut. 
Il Gravis si appende invece alle ripartenze del duo Rossi-Pagura, ma non trova quasi mai la giocata giusta per impensierire la retroguardia ospite.
La svolta si ha su un pallone perso banalmente dalla nostra retroguardia in mezzo al campo, causa dello scarso movimento in attacco del duo offensivo: ne approfitta il Domino che con tre passaggi va in porta e si porta sull'1 a 0. Da notare: i due difensori salgono contemporaneamente sulla stessa linea fino a centrocampo, non avendo soluzioni in avanti dato lo scarso movimento, uno dei due cerca il dribbling e perde il pallone lanciando il contropiede avversario.
Il Gravis comunque prova a reagire e ci riprova con più insistenza, con Pagura e Savian sugli scudi: il primo corre e lotta per tutto il campo, il secondo in difesa è un muro invalicabile.
Il pareggio arriva poco dopo: Rossi alza un pallone per l'accorrente Pagura che al volo infila nell'angolino più lontano: 1 a 1.
Galvanizzato, il Gravis continua a spingere e sfiora il vantaggio con Rossi che in contropiede spreca solo davanti all'estremo difensore.
Il vantaggio però non dura più di qualche minuto: altro pasticcio in difesa e azione fotocopia del primo vantaggio ospite, 2 a 1 e si va a bere il tea in panchina.


Secondo tempo a senso unico. Il Gravis sparisce completamente dal campo, non rendendosi praticamente mai pericoloso e non costruendo più gioco. Così, basta poco per trovarsi sul 6 a 1 per gli avversari. I 20 minuti scivolano via senza grossi sussulti e servono a mister Stramancini per mettere minuti nelle gambe dei meno utilizzati in vista dei prossimi incontri. 




Peccato, sicuramente la prima frazione ha fatto ben sperare in un risultato quantomeno dignitoso ma non è andata così: la differenza nel primo tempo è stata minima, seppure i nostri avversari fossero tecnicamente superiori. Questa è, poi, la differenza tra una squadra da playoff e una da playout: la tenuta mentale e fisica.