venerdì 27 gennaio 2017

Alziamo la temperatura!


Il calendario porta il Gravis in trasferta a San Vito al Tagliamento, sfida pericolosa contro una vecchia conoscenza del futsal pordenonese, lo Sporting San Vito. C'è clima di tensione nell'aria e sono molti i fattori a mettere la squadra sotto pressione... primo su tutti, la forza del fattore campo dei locali, che tra le proprie mura risultano quasi imbattibili; in secondo piano, la possibilità di allungare sulle inseguitrici, vista l'inaspettata debacle del Montereale; l'assenza di capitan Rigo, avvistato nei pressi del Moulin Rouge con una maglietta con su scritto “#I love brunette#”; il balzo in avanti dell'Araba Fenice, che vincendo in settimana ha rimesso piede momentaneamente al primo posto; un pubblico delle grandi occasioni che incombe dall'alto e sospinge la compagine sanvitese; l'assenza di Marin, al quale sono stati prelevati due oggetti di origine aliena dalla bocca e ora in osservazione nei laboratori della NASA.



Mister Clarotto non vuole correre rischi e si affida al classico modulo Gravis con:



Dùt, Savian, Max, Santa, Canti



In panchina: Trevisan, China, Edo, Milan

Indisponibili: Marin, Rigo, Manu P





Bastano pochi minuti per capire che non sarà una partita facile... il campo è piccolo, gli spazi ridotti, gli avversari pressano con decisione, arroccati in difesa, e poi ripartono con rapide folate offensive. La squadra mantiene il pallino del gioco, ma fatica ad avvicinarsi alla porta avversaria e i tiri da fuori risultano inefficaci contro il muro difensivo. Canti là davanti è sempre raddoppiato e cresce l'agitazione di Clarotto che in panchina inizia a fare il solco su e giù, cercando di inventarsi qualcosa per scardinare il fortino neroverde. Iniziano i cambi, la nostra pressione nella metà campo avversaria non cambia, ma le azioni da gol risultano sempre piuttosto confuse. Da segnalare solo una ghiotta occasione su punizione e uno splendido filtrante di Edo che libera Canti a tu per tu con il portiere, ma in entrambi i casi la palla si schianta contro la saracinesca neroverde.

Ebbene, è in queste occasioni che la differenza la fanno le giocate del singolo, così bomber Bagnarol decide che è giunto il momento di dare una sterzata alla partita e da posizione defilata sorprende l'estremo difensore sanvitese infilandogli il pallone sotto le gambe. Gol che pesa e sblocca una partita fino a questo momento davvero ingessata... 1 a 0. La reazione dei locali è immediata e si infrange contro il palo, grazie anche ad una provvidenziale deviazione di Dùt, palla che danza sulla riga e Edo spazza sugli spalti. Insomma, ciò che resta di questa prima frazione, povera di azioni decisive, scivola via lentamente, con il Gravis che continua a lavorare pazientemente ai fianchi gli avversari, ma senza riuscire ad incrementare il bottino. Il minimo vantaggio non deve però ingannare, la squadra ha giocato fin qui una partita attenta, concedendo poco, rischiando il meno possibile e non mollando mai sul piano mentale contro un avversario davvero ostico.



Cambio campo, e Canti si carica da subito la squadra sulle spalle: splendido movimento da pivot ad aggirare l'avversario e palla nel sacco, 2 a 0! Passano pochissimi minuti e il Gravis azzanna alla giugulare, corner appoggiato dietro e sassata letale di Trevisan per il 3 a 0. A questo punto, lo Sporting San Vito crolla completamente, le maglie difensive si allentano e nel tentativo di recuperare lo svantaggio i locali lasciano ampi spazi per il contropiede avversario. Il primo ad approfittarne è China, che vede un pallone rimbalzare solo soletto e non resiste alla tentazione di scaraventarlo in porta... boom, gol, crack! La rete del 4 a 0 costa cara al numero 8 sangiorgino, costretto ad uscire dal campo per infortunio. Dalle prime visite mediche pare che l'attaccante sarà costretto ad uno stop di almeno un mese, a rischio anche la sfida al vertice contro l'Araba Fenice... Ma torniamo alla partita. Si sa che non è nel dna di mister Clarotto gestire la situazione, anzi appena l'avversario cede alla debolezza lo stratega vuol dar sfogo a tutte le armi in dotazione... allora dentro Milan a seminare il panico. In contropiede arriva il gol di Santarossa, che per sicurezza finisce in rete con il pallone. Poi ci pensa Max a dare spettacolo con un colpo da biliardo nell'angolino e il fantasista si prende anche i complimenti dell'attaccante avversario. Infine Milan sigla la sua doppietta personale, ormai destro o sinistro non fa differenza.

Sull'8 a 0, Clarotto non smette di incitare i suoi al grido “non molliamo!”, rimediando un sonoro “vacagà” dai propri tifosi sugli spalti... a questo punto anche sul suo viso si scioglie la tensione e compare il sorriso dei tre punti.

Splendido applauso finale da parte degli spettatori e in particolare da parte dei tifosi dello Sporting San Vito, davvero ammirevole il loro sostegno alla squadra nonostante la sconfitta. Sia chiaro, il risultato esprime l'indiscussa forza del Gravis, ma i neroverdi non sono di certo una squadra che merita un passivo così pesante. Nel post partita c'è spazio per i festeggiamenti, volano caraffe di birra e i soliti discorsi infiniti su schemi, giocate, dati statistici, ecc... in fondo, cosa c'è di più bello di godersi una vittoria in compagnia degli amici?

A questo proposito, un ringraziamento particolare, va alle persone che ci hanno seguito in trasferta, i nostri tifosi, pochi ma buoni... grazie, ne abbiamo bisogno!

Ci si rivede lunedì al campo di Zoppola, ultima sfida d'andata contro il Boca Senior, alla ricerca di quei tre punti che consacrerebbero il Gravis campione d'inverno.

Il freddo continua a farsi sentire, almeno fuori dal campo, ma sul parquet ci pensa il Gravis ad alzare la temperatura!!!

mercoledì 18 gennaio 2017

Con le micce bagnate

Dopo la sosta invernale è di nuovo campionato! Al palazzetto di Zoppola arriva il team degli Sgrendenay, squadra di media classifica, che rimanda alla mente i sudati spareggi della scorsa stagione. Per l'occasione, compaiono a sorpresa sugli spalti le alte sfere societarie, per capirci il Patron del Patron, con al fianco il fedele direttore sportivo.
Nel frattempo, nello spogliatoio serpeggia un clima di spensierata tranquillità, mentre mister Clarotto, in preda al solito stato d'ansia prepartita, cerca di richiamare i suoi alla concentrazione e di mettere a tacere quella vocina fastidiosa che sembra dire "sei sicuro che andrà tutto liscio?". Infatti, l'allenatore sangiorgino ha ancora negli occhi la pessima prestazione rimediata nell'amichevole casalinga contro i cugini del San Giorgio United, nella quale la squadra era apparsa irriconoscibile per almeno mezzora.
Clarotto schiera una formazione equilibrata e ben rodata:

Dùt - Savian - Max - Santa - Canti

A disposizione: Trevisan, Rigo, China, Milan
Indisponibili: Marin, Manu P, Edo

Il Gravis parte con quello che ormai è il tipico approccio casalingo dei giocatori in maglia oro, ci vuole sempre qualche minuto per ambientarsi e scaldare il motore, si tenta di affondare con una paziente gestione della palla, dovuta anche al fatto che gli ospiti mordono in difesa e si chiudono con attenzione.
Il match inizia a prendere una piega sbagliata quando su calcio d'angolo la palla si infila sotto le gambe di Max e l'attaccante avversario insacca da due passi. Si tenta una timida reazione, ma gli ospiti sono ancora bravi ad approfittare di una nostra indecisione, passaggio intercettato e palla nel sacco: 0 a 2. A questo punto, ferita nell'orgoglio, la capolista inizia a macinare gioco. Cantinella là davanti fa a sportellate e serve assist come fosse il cameriere di un ristorante a 5 stelle, ma la palla sembra non voler proprio entrare. Santarossa in particolare, in preda ad una sorta d'incantesimo, manca più volte il bersaglio da distanza ravvicinata. Ci si mette di mezzo anche la sfortuna e il solito palo a sfavore convince l'allenatore che è il momento di far entrare forze fresche. Le energie degli ospiti iniziano a calare e il cambio di ritmo a nostro favore è evidente, ma a causa di una rotazione sbagliata, il difensore dello Sgrendenay trova improvvisamente un'autostrada di fronte a sé, tiro di punta nell'angolino e clamoroso 0 a 3, con l'incolpevole Dùt costretto a raccogliere per la terza volta la palla nel sacco. A mister Clarotto si gela il sangue e ricompaiono i fantasmi della sconfitta rimediata contro l'Edil Narciso in circostanze simili. Il gelo cala anche sugli spalti, dove il Patron in preda all'imbarazzo più totale non sa più che scusa inventarsi e come spiegare agli illustri spettatori che questa non è neanche l'ombra della sua squadra invincibile.
A riaccendere le speranze ci pensa il coriaceo difensore centrale dello Sgrendenay, il quale presentandosi al nostro bomber con un altezzoso "a te ci penso io!", pensa bene di stendere in area Cantinella. China va sul dischetto e accorcia le distanze sull' 1 a 3, giusto in tempo prima che l'arbitro fischi la fine del primo tempo.

Come accade spesso ultimamente, il secondo tempo è tutta un'altra storia! Il difensore incriminato in precedenza finisce il suo lavoro premuroso facendosi aggirare da bomber Bagnarol, che di sinistro trafigge il portiere e suona la carica. Con Rigo in campo, la squadra trova una buona compattezza e nonostante non sia al meglio il capitano risulta importante per gli equilibri. L'arrembaggio è ormai in atto, con gli avversari che calano vistosamente sul piano fisico. Una buona palla capita sui piedi di Trevisan, ma il difensore tuttofare del Gravis strozza troppo il sinistro e il pallone esce di un nulla.
Il numero 3 si rifà subito dopo, con un'astuta intuizione batte velocemente una punizione servendo China, che al limite dell'area deve solo appoggiarla in rete per il 3 a 3.
Ormai il sorpasso è nell'aria, i difensori avversari appaiono visibilmente in affanno e l'ingresso di Milan semina il panico, mettendo all'angolo i difensori come fossero pugili in attesa del Knock Out.
Così, sfruttando un ottimo movimento, China vede il corridoio buono e lascia partire la rasoiata per il 4 a 3. Gli avversari non fanno in tempo a rimettere insieme i pezzi che Marchetto "on fire" taglia la difesa avversaria come una lama calda nel burro e scaraventa in rete il pallone del 5 a 3... colpiti e affondati! Apriamo qui una meritata parentesi su Milan, la "trottola dorata" del Gravis nelle ultime uscite è apparso in grande crescita, non solo atletica, ma anche dal punto di vista tattico. Sicuramente un'arma in più nell'arsenale di mister Clarotto. Ritorna il sorriso e finalmente anche sugli spalti l'atmosfera si distende, il Patron tira un sospiro di sollievo dopo aver sudato sette camicie e compaiono birrette di approvazione anche tra le mani dei vertici massimi. Gli ultimi minuti sono di spettacolo, con altre bombe che continuano a piovere impietosamente sul fortino diroccato dello Sgrendenay. Santa si rifà dei palloni regalati alla NASA, con un coast to coast sulla fascia degno di un funambolo di Moira Orfei e deposita il pallone in rete solo dopo aver saltato anche il portiere. Max festeggia il compleanno con un gol dei suoi e chiude i giochi sul 7 a 3, per la gioia di tutti.


Il Patron lo sostiene ormai da tempo: "il campo più difficile è il nostro!"... infatti, il Gravis in casa continua a vincere, ma di certo non a convincere. A parte gli scherzi e il resoconto un po' goliardico, allo Sgrendenay va il merito di aver messo in grande difficoltà la capolista. Al Gravis va riconosciuta invece la capacità di recuperare un passivo così pesante e dilagare in poco più di un tempo. Le potenzialità ci sono indubbiamente, forse l'errore è credere di poter portare a casa le partite con il minimo sforzo possibile... Marin direbbe "è andata bene, ma non va sempre dritta". Starà al mister lavorare anche su questi aspetti mentali, intanto continuiamo a goderci il primato!

Ps: giovedì partita ostica contro lo Sporting San Vito, l'unica squadra che in casa ha sempre vinto... vi aspettiamo numerosi e forza Gravis!!!

sabato 7 gennaio 2017

Bastone e carota... buon 2017!!!

Inizia a svanire l'atmosfera natalizia, tra gli ultimi fumi dei falò e dell'alcool. Si sa, periodo sempre impegnativo quello di Natale, da gestire con cautela... in casa Gravis non si è mai capito bene se il cosiddetto "richiamo invernale" sia da farsi sul campo o al bancone di qualche bar, in ogni caso, pare che Capitan Rigo sia stato in grado di guidare la squadra su entrambi i fronti. Si sta poco a scivolare dall'uno all'altro, ma in fondo c'erano svariati motivi per festeggiare un 2016 ricco di soddisfazioni.

Il clima di spensieratezza che ha caratterizzato gli ultimi allenamenti è stato accompagnato dal classico stile "bastone e carota" di mister Clarotto: addominali e te caldo, scalinate e birretta.
Le temperature rigide, hanno costretto la squadra a rintanarsi in palestra, permettendo così ad alcuni fossili di tornare alla luce... parliamo ovviamente del mister e del Patron. Il primo piuttosto arrugginito e in vena di svirgolate imbarazzanti, ha chiaramente perso la freddezza sottoporta; il secondo è invece apparso in grande spolvero, si vocifera addirittura di un suo possibile inserimento in rosa e di una clamorosa apparizione sul terreno di gioco a fine stagione.
Nel frattempo, i rapporti tra allenatore e dirigenza sembrano andare a gonfie vele, tanto che il Presidentissimo ha messo mano al portafogli e ha regalato allo stratega del Gravis un nuovo campetto sintetico su cui far allenare la squadra. Alla vista dell'erbetta verde, mister Clarotto è andato in visibilio. Fonti attendibili, dichiarano di averlo visto, la notte di capodanno, disteso a centrocampo, intento ad accarezzare l'erba... ecco spiegato perché il comune ha dovuto installare telecamere di sicurezza!

Al di là dei pettegolezzi, alla fine chi corre sono i giocatori e allora facciamo velocemente il punto sulla situazione, segnalando le novità. La prima nota positiva è sicuramente il rientro in squadra di Manu P, il difensore del Gravis è riapparso sul campo di Zoppola nell'amichevole prenatalizia e ha ben impressionato, dimostrando di non aver perso il senso della posizione e la propensione al gioco. Il gol nel finale ha coronato una prestazione che lascia ben sperare e ha dimostrato come lo schema Canti-Manu P sia ancora letale per le difese avversarie. A proposito di Cantinella, l'infortunio rimediato in allenamento qualche settimana fa, per un attimo ha fatto raggelare mister Clarotto... sappiamo quanto sia decisiva la presenza del bomber negli schemi di gioco della squadra. Sembra ormai certo però che l'attaccante sia in via di guarigione, anche grazie al supporto di Trevisan, il quale ha suggerito al compagno di squadra delle sedute con alcuni amici "americani". La costanza e la dedizione pare abbiano premiato. Negli spogliatoi tiene banco invece il caso Dut, sprofondato in un silenzioso letargo, il portierone latita ormai da diverso tempo e mister Clarotto appare visibilmente preoccupato.

Come sarà il 2017?
Di sicuro, sarà importante mantenere la concentrazione, soprattutto nelle prime partite, visto che dopo una sosta così lunga c'è sempre il rischio di perdere alcuni automatismi, ma siamo sicuri che mister Clarotto sarà in grado di trasmettere alla squadra la giusta tensione. Staremo a vedere! Nel frattempo, il Patron ha già iniziato ad oliare i cingoli del suo carro armato.