giovedì 19 novembre 2015

IL GRAVIS METTE LA QUARTA

PREFAZIONE.


L'incognita campo, alla fine, si è rivelata determinante a metà: il Gravis vince la sua quarta partita consecutiva ma soffre oltremodo nel secondo tempo il ritorno degli avversari pordenonesi del Fuori Tutti. Un 3 a 1 forse bugiardo per quanto visto in campo, con i sangiorgini che nel primo tempo potevano dilagare e che dominano letteralmente il palquet del comunale di Pasiano giocando una partita intelligente e autoritaria, lasciando agli avversari solo la fase difensiva e qualche protesta di troppo. Diciamocelo, il campo è ai limiti del regolamento, tant'è che l'arbitro a fine primo tempo ne misura la larghezza: scena da campetto di periferia, detto tra noi, ma l'impressione è che sia veramente corto e stretto. Chi mastica da un po' il mondo futsal sa bene che più è piccolo il campo e più è avvantaggiata la squadra difensivista e meno tecnica: ieri sera abbiamo visto due compagini giocarsi i 3 punti ma solo una delle due ha giocato realmente a calcetto, l'altra si è limitata a portare il match su un livello agonistico e nervoso.
Abbiamo vinto noi, più forti sia del gioco “maschio” degli antagonisti (in questo, permettetemi, gli arbitri sono stati complici silenziosi), sia della loro panchina lunghissima (12 gli elementi a disposizione).


IL GOSSIP.


Il Gravis arriva alla partita carico dopo le tre vittorie consecutive ma privo di molti elementi e quindi con una panchina cortissima: solo sette gli elementi a disposizione di Mister Bobo Selfiestick Clarotto!
Tra gli indisponibili, la redazione ci segnala movimenti sospetti nell'abitazione di Rizzi – per gli amici il Rocco Siffredi de noartri, bandito dalla squadra a causa di un presunto flirt con una parente del coach – dove è stata avvistata la Ford rossa di Dut: possibile che i due abbiano una relazione amorosa? Come hanno fatto a nascondere la loro omsessualità fino ad oggi? Seguiranno aggiornamenti.
Indisponibili anche Bale, che dopo gli attentati di Parigi si ritiene obiettivo sensibile, Marco Battiston, arruolato con il Maniago Futsal Club (squadra che milita in terza categoria curda), Stiwy, ancora convalescente e stordito dalle ultime dosi di morfina passate dal sistema sanitario italiano, Bepo Violin, avvistato su Pomeriggio5 insieme alla D'Urso con la sua nuova fiamma, Rossi, ancora in orgasmo dopo la doppietta di Ibra alla Daniamarca e Igor, in vacanza studio a Bangkok (si, si scrive così! Ho controllato su google).


LA PARTITA.


Dunque, l'uomo del bastone (quello dei selfie, tranquilli) decide di giocare sporco e modifica la formazione iniziale, lasciando Savian in compagnia del numero 10 Max in panchina per farlo scatenare quando gli avversari avranno meno energie:

 MARIN

  PIASENTIN

SANTAROSSA      RIGO

    CANTINELLA

Pura libidine, dicevamo, i primi 1200 secondi del primo tempo: i ragazzi in maglia rossa fanno girare bene il pallone, gestiscono molto bene il possesso e non appena hanno la possibilità fanno male. I movimenti perfetti - con la squadra che gira come un Rolex da 5k - fanno visibilmente eccitare il Patron in tribuna, tant'è che si vedrà costretto a coprire l'erezione con mezzi di fortuna (attenzione, non possiamo garantire che l'erezione sia dovuta esclusivamente al gioco espresso dalla sua creatura – bensì possiamo immaginare che il pubblico femminile sugli spalti abbia contribuito in percentuale importante NDR). Ecco l' 1 a 0, quindi, per mano – o piede, come volete – del Piedin Fatato Piasentin: il Marco Verratti di Domanins si sgancia dalla difesa e va a segnare su suggerimento di Rigo un goal per niente facile, di punta dal lato destro del campo.
Il Gravis però non si accontenta e mantiene i ritmi alti trovando il 2 a 0: Rigo fa a sportellate con due avversari e, dopo aver ferito al volto uno dei due sfregiandolo per sempre con una manata, calcia dritto nel sette di destro.
Scivolano via così i primi 20 minuti, con Cantinella che tiene molto bene palla in avanti ed è costretto molto spesso a lottare di fisico con i difensori pordenonesi, Santarossa che come un metronomo fa girare la squadra, Piasentin che taglia e cuce a suo piaciamento e Marin che para tutto quello che si avvicina alla sua porta.

Secondo tempo più equilibrato, con mister Clarotto che riparte con Marin tra i pali, Savian difensore, Max e Manuel sulle fasce e Cantinella costretto agli straordinari (non pagati, tra l'altro, con quel braccino del Patron).
Partita che diventa caotica dopo una punizione degli avversari, che accorciano fortunosamente le distanze direttamente da calcio piazzato: 2 a 1.
Saltano gli schemi e le posizioni, i nostri avversari ci credono!
Ci pensa Max a chiudere il discorso e, dopo aver saltato un uomo a centrocampo si invola sulla fascia e trafigge il portiere con un potente destro sotto la traversa. 3 a 1.
Ultimi brividi, dopo un goal annullato al Fuori Tutti e due ammonizioni – rispettivamente per i recidivi Rigo e Cantinella – e partita che finalmente giunge al termine.
Il Presidente intanto gongola e smascella in tribuna, segno che lo spettacolo è stato di suo gradimento - anche se non lo ammetterà mai!


CONSIDERAZIONI.


Possiamo dire che, oltre ai due volti della partita, la squadra ha dimostrato maturità e tenuta mentale anche nei momenti più complicati del match: ottimo primo tempo, sofferenza nel secondo - ma serve anche questo per crescere e trovare continuità.
La panchina corta è di certo un'incognita importante, soprattutto quando si andrà a giocare le partite più complicate...
Prossimo incontro venerdì prossimo alle 20.30 a Vajont contro una diretta inseguitrice (il Montereale a -2 in classifica, con una partita in più però). Si preannuncia un'altra battaglia, dobbiamo essere pronti ad affrontarla.

Forza Gravis!


1 commento:

  1. La dirigenza ammette la penuria di materiale umano a disposizione, si complimenta con coloro che tengono alto lo spirito combattivo ed ottengono risultati soddisfacenti. Non di meno si sta prodigando a rimpinguare di elementi la compagine. Purtroppo le poche energie a disposizione sono in gran parte incentrate alla formazione di una squadra femminile di calcio a 5. Quindi bravi, ma non lamentatevi troppo. Tra l'altro l'allenatore sta facendo scappare i giocatori in rosa. "Fasin cun si chi vin"

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